L’idea di prolungare le lezioni nel periodo estivo non dovrebbe suscitare scandalo tra i docenti che hanno diritto, come altri lavoratori, a 32 giorni di ferie; gli altri 2 o più mesi sono di “vacanza”, ma per gli studenti: i docenti sono costretti a non andare a scuola; non devono lavorare la domenica, il sabato (se l’orario è articolato su 5 giorni) o nel giorno libero, non devono lavorare durante le vacanze di natale e di pasqua, durante le vacanze estive e le feste “comandate”, durante i periodi di sospensione delle attività per lo svolgimento della settimana bianca e delle elezioni (nelle scuole sede di seggio)… perciò sarebbe scandalosa, questa sì, anche la più timida rimostranza….
D’altra parte gli studenti sono oberati dai famigerati compiti (destinati a funestare quelle che dovrebbero essere appunto “vacanze”), dunque potrebbero accogliere di buon grado l’estensione delle attività didattiche a condizione di non essere ulteriormente ammorbati da incombenze scolastiche.
Strano che tali argomenti, logici, sensati, non siano condivisi…
Mi stupisco e allora provo a formulare una proposta “decente”, nel rispetto dell’autonomia delle scuole e della libertà di insegnamento:
si potrebbe disporre, in via sperimentale, l’obbligo di presenza a scuola (fatta eccezione per i giorni di ferie e le festività) dei soli docenti che assegnano compiti per le vacanze e per i periodi di sospensione delle lezioni, cosicché gli studenti bisognosi di chiarimenti o ripetizioni, possano recarvisi nella certezza di trovare sostegno adeguato (professionalmente idoneo) o più semplicemente per svolgere i compiti che non avessero capito e che i genitori non sappiano, non possano o non vogliano spiegare.
Gli altri docenti, coloro i quali non assegnano compiti per le vacanze, sarebbero esentati dal “prolungamento”, dunque costretti alle “vacanze forzate”.
Maurizio Parodi – dirigente scolastico – autore di: “Basta compiti!” (Sonda, 2013) e dell’omonima petizione (oltre 15 mila adesioni): https://www.change.org/p/genitori-docenti-dirigenti-scolastici-campagna-basta-compiti
