Depressione post-parto

Buon giorno dottoressa sono Chiara mamma di Leonardo quasi treenne , dopo la sua nascita ho sofferto di depressione post – parto , iniziata dopo il 40 giorno e protratta fino al 5 mese c, on strascichi fino al 9 mese di età del bimbo .
Il sintomo maggiore era l’insonnia e l’incapacità a rilassarsi , a godere delle gioie del puerperio , l’avere tutto sotto controllo e l’incapacità a prendere decisioni materne .
Poi piano , piano con l’aiuto dei farmaci e ore , ore di dialoghi con mio marito e con me stessa sono “guarita” .
L’idea di un secondo figlio per me è ora moto forte , ho paura , tanta paura di ripetre questa terribile esperienza. Analizzando i fatti della prima volta , ho stilato una lista di aiuti da organizzare prima che arrivi il secondo figlio e una rete di sostegno che con Leo non avevo , ora lo so che non ha la sfera magica , ma nella sua esperienza si ripete sempre la dpp?
Peggiora di volta in volta ?
Quali strategie si possono attuare per prevenirla?
La ringrazio anticipatamente per la sua attenzione Chiara e famiglia.



Chiara,
è possibile che una depressione post partum si verifichi nuovamente alla seconda gravidanza. 
Può ripresentarsi, peggiorare, ma anche riverificarsi in forma più lieve o non ripresentarsi per niente perché le condizioni con cui si vive e si esce da una depressione non sono le stesse per tutte. Chiaramente.
Risultano importanti alcuni fattori: il fatto di avere seguito una terapia e quindi di avere acquisito degli strumenti utili per affrontare l’episodio, la possibilità che la donna abbia intorno a sé una rete di persone significative che la sostiene (ad es. marito, familiari, amici), la capacità di riconoscere il proprio malessere e di chiedere aiuto alle persone vicine e a professionisti a cui possa ricorrere tempestivamente. Insomma lasciarsi aiutare e non vivere da soli questa esperienza, anche a partire dalla gravidanza.
Credo inoltre sia molto importante la riflessione che lei stessa può fare, anche con l’aiuto di suo marito che lei dice le è stato molto vicino, sulle azioni specifiche che dalla sua esperienza pensa possano aiutarla.
Infine è importante contemplare un aiuto pratico ulteriore per potersi dedicare ad entrambe i bimbi, e a se stessa.

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