Problemi di sonno bimbo di 10 mesi

Gentile Dott.ssa Ravaldi,

lo scrivo perché ho un problema con il mio piccolo e non so davvero  più che linea seguire.
Ho un bimbo di 10 mesi e fino a 7 mesi e mezzo ha sempre dormito  senza interruzioni 10 ore la notte e 3 ore e mezzo il pomeriggio.  Sapevo di essere molto fortunata perché so che per tutte le mamme non  è cosi. Con l’arrivo dei primi dentini il bimbo cambiò le sue abitudini ed  iniziò ad essere più nervoso, a svegliasi la notte, gli veniva spesso  la diarrea, faceva bava dalla bocca, aveva disappetenza e in alcuni  giorni gli veniva anche la febbre. Tutti sintomi che si possono  collegare con l’arrivo dei dentini. Con molta pazienza e con un po’  di tachipirina sono riuscita a passare questo periodo.  Adesso però che non ha nessun malessere fisico (almeno credo), ha  cominciato a svegliarsi di notte (il periodo di risveglio è dalle 2  alle 4 di notte circa). All’inizio pensavo stesse attraversando un  altro dei suoi periodi legati ai dentini ma non è cosi. Sta  benissimo, non fa incubi, si mette in piedi sul suo lettino con il  sorriso sulle labbra. La maggior parte delle volte è tranquillo e  gioioso. Se non lo prendo in braccio inizia a piangere e non smette  (l’ho fatto piangere anche un’ora ininterrottamente ma senza successo). Siccome sia io che mio marito lavoriamo abbiamo deciso di provare a  metterlo nel lettone con noi. Lo so che è una brutta abitudine da  dare ad un bimbo ma per me è molto più importante poter dormire la notte e restare tranquilla piuttosto che non dormire, diventare  nervosa e di conseguenza scaricare questo nervosismo su di lui  durante il giorno. Non farei altro che peggiorare le cose. Per  qualche notte quindi sono riuscita a calmarlo mettendolo nel letto  con noi e notavo che si riaddormentava subito.

Adesso però è una  settimana che nonostante la notte lo metta a dormire con noi non ci  vuole più stare. Si dimena in continuazione, è stanco ma non riesce a  prendere sonno. Ormai svegli, io e mio marito andiamo in sala,  accendiamo la televisione (tenendo il volume bassissimo), giochiamo  un po’ con lui fin tanto che non inizia a sbadigliare e ci fa capire  che ha nuovamente sonno. A quel punto gli preparo un po’ di latte nel  biberon, si calma e si riaddormenta. Il problema è che ha preso  l’abitudine di svegliarsi tutte le notti e mi tiene sveglia  mediamente 2 ore consecutive (di solito dalle 4 alle 6 di mattina). 

Non possiamo andare avanti cosi, lavoriamo entrambi, non riusciamo a  reggere al ritmo. Non capisco perché un bimbo che non mi ha mai dato problemi di questo  tipo e ha sempre dormito abbia iniziato cosi tardi a non dormire e a  fare capricci. So riconoscere quando ha mal di denti e so con  certezza che adesso sta bene. Non riesco quindi a farmene una  ragione. E per me è molto più difficile sacrificarmi la notte sapendo  che lui sta bene e si tratta solo di un capriccio. Non trovando un  motivo plausibile non riesco ad accettare che quel bambino cosi buono  e bravo che era sia diventato un bimbo con problemi di risveglio  notturni. Durante il giorno dorme soltanto due ore, ha persino perso  l’abitudine del riposino di mezz’ora verso le 18:00/18:30. Ho provato a metterlo a letto più tardi, a dargli una cena più leggiera (sta  praticamente cenando a latte), ma non ci sono miglioramenti. Presa dalla disperazione ho detto a mio marito che forse abbiamo  adottato una linea troppo morbida con lui, che forse dovremmo tornare  alle maniere un po’ più rigide, provare a non prenderlo e farlo  piangere nel suo lettino ma lui dice che non ce la fa, che gli sembra  una tortura e che abbiamo già provato una volta con il solo risultato che il bimbo continua a piangere per due ore di fila, suda, gli va  via la voce, gli viene la tosse e lo singhiozzo. Alla fine ci vuole  più tempo a tranquillizzarlo e a calmarlo che a farlo giocare due ore  davanti alla TV.

Ma allora, mi chiedo io, che altro possiamo fare? E  perché è cambiato cosi radicalmente? Riflettendo, l’unico cambiamento che mi è venuto in mente è che in  questo periodo lo affido molto di più alle cure delle nonne. E anche  la sera, quando torno a casa dopo il lavoro sono sempre stanca, devo  occuparmi della pulizie, della casa. Forse lui reclama più attenzione  e riversa questo disagio nel sonno. Non so, è solo una supposizione.

 Una mamma disperata

Cara Ilaria,

ti ringrazio tantissimo per la tua mail. E’ la mail di due genitori stanchi ma attenti e vigili, e questo mi fa sempre molto piacere. Fai un’analisi puntuale e precisa di ciò che sta accadendo, al punto che da sola, con tuo marito, siete arrivati a chiudere il cerchio: riassumendo brevemente, il vostro bambino non ha mai avuto problemi di sonno (e questo è un bene), a parte i transitori problemi legati ai denti, del tutto normali.
La situazione è precipitata quando nel suo mondo sono cambiate alcune abitudini importanti, quali la vostra presenza durante il giorno. E qui casca "l’asino".Tutti bambini hanno bisogno di essere fortemente rassicurati, quando i genitori iniziano a lavorare e trascorrono molto più tempo fuori casa.

Questo serve a loro per sentire che non è successo nulla di pericoloso, e serve a voi genitori per lavorare con più serenità, imparando a sfruttare al meglio il tempo in cui siete tutti insieme e a condividere i momenti comuni.
E’ molto frequente che i bambini rispondano con un segnale di disagio fisico (appetito o sonno che sia) ai cambiamenti, e con pazienza si può lavorare su questo, senza ricorrere alle maniere drastiche.
Non sono particolarmente favorevole ai metodi rigidi: se un bimbo ha bisogno di rassicurazioni, non è lasciandolo piangere da solo che si rassicurerà, anzi questo può paradossalmente peggiorare le cose.
Sono favorevole al co- sleeping (dormire insieme ai propri figli, soprattutto in fasi delicate come questa è utile a tutti e tre), che certo vi rilassa e vi gratifica, permettendovi anche di dormire di più.
Limiterei la televisione ed il gioco allo stretto indispensabile (magari prima di dormire, magari posticipando l’orario di addormentamento), non di notte. Bisogna che impari che ci sono tempi diversi per le diverse cose, e le 5 non è l’ora della TV. E’ bene che lui ascolti una musica con voi o possa tenere in mano un pupazzo, ma non lo metterei a giocare in piedi in un altro posto che non sia il letto.

Inoltre, la sera, penserei ad un pasto normale a cena, e magari uno spuntino verso le 11, con latte e qualche biscotto prima di dormire. Il piccolo deve acquisire nuovi ritmi, in cui comunque si mangia, si gioca con mamma e papà, ci si prepara al momento della nanna con la musica o una fiaba (si possono leggere le fiabe anche ai piccolissimi, sono utilissime allo sviluppo e a creare un rituale) si fa lo spuntino e si dorme nel lettone tutti insieme. Se arriva il risveglio, (e i primi tempi arriverà, perchè i bimbi vogliono essere sicuri che tutto proceda per il meglio e verificano!) librino, canzoncina, coccola e al massimo acqua da bere.

Per fare questo, cara Ilaria, devi affrontare il compromesso di ogni mamma che lavora, e accettare di curare di più te stessa e il tuo bambino, e meno la casa e le altre faccende domestiche. Nel giro di qualche settimana, se prenderete questa routine, sarete tutti meno stanchi e sarai in grado di gestire meglio i risvegli del piccino. Una volta che lui sarà rassicurato del fatto che voi siete con lui e giocate e state insieme a lui come d’abitudine, il sonno tornerà.
Se così non fosse, ci sono ottimi consulenti dell’età evolutiva che con poche sedute possono aiutarvi di persona.

Molti auguri
e fatemi sapere come procede.

 

Claudia

 

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.