Parto difficile

Carissima Dottoressa,

vorrei conoscere, se ci sono, quali sono i problemi tipici legati al sonno riscontrati prevalentemente in bambini nati da un parto difficile. Ora le spiego. Il mio bimbo nasce proprio da un parto difficoltoso: entro in ospedale alle ore 7 am per leggera perdita ematica, riscontrano una certa sofferenza feto (ma non mi dicono nulla, forse per loro era normale…), mi faccio tutte le mie belle contrazioni, vado in sala parto, mi fanno epidurale, c’è poca dilatazione, lo monitorano battiti vanno da 40 a 120 per tutto il pomeriggio, mi (e lo) stimolano persino con l’ossicitina,… insomma, per farla breve, cesareo d’urgenza da sveglia alle ore 18.20 dove il mio piccolo nasce dopo 10 minuti (un Miracolo) con cordone ombelicale attorno al collo, ad un braccino ed a una coscia, “nuotando” nelle sue stesse deietazioni…A dire dell’ostetrica “…è andata bene, andava fatto prima” …. No comment.

Troppo stanca psicologicamente e fisicamente per denunciare l’accaduto, troppo felice di avere il mio piccolo con me…tornati a casa il bimbo piangeva in continuazione, teneva la testina piegata verso destra, sembrava avesse sempre catarrini nel respiro, ha sempre sempre dormito pochissimo (30 minuti di giorno erano un record!, di notte erano anche 45 minuti) e quando non dormiva, piangeva. Curata per mesi sospetta acidità pancina con sciroppo; oltre a ciò, ha cominciato a 3 mesi le sue belle bronchiti e a 6 mesi il suo primo laringospasmo, uno spavento unico. Basta un accenno di raffreddore ed eccolo comparire, il nostro mostro notturno.
Ora il bimbo ha 3 anni e 4 mesi, è un bimbo solare, scherzoso, iperattivo, curioso, ingegnoso, soffre di laringospasmi (almeno 4 all’anno) e bronchiti ed ha sempre problemi riguardanti il sonno: si addormenta esclusivamente con i miei capelli, sembra tormentato, come anche il sonno notturno comprensivo di incubi, risvegli strillanti, inconsolabili. Premetto che a 18mesi, disperata, inizio il Nopron e tutto si placa. Tutto ritorna però ad affacciarsi nella nostra quotidianità dopo la sospensione avvenuta quest’anno. Il bimbo non vuole dormire nel suo lettino, si addormenta tormentato nel lettone con me e purtroppo con i miei capelli (non c’è libro o distrazione che tengano!), si risveglia alle 01.30 a volte urlando, a volte piangendo chiamandomi in continuazione, a volte si riaddormenta ma si risveglia altre 2 volte girandosi e rigirandosi, sbuffando, insomma…sembra un gatto in un sacco.

Al mattino lo sveglio io alle 8.30 altrimenti continuerebbe a dormire. Mi chiedevo, gentile Dottoressa, se può esiste una connessione tra tutto ciò che è stato il suo parto ed il suo decorso, e la sua problematica nell’addormentamento e nel mantenimento del sonno. Cosa posso fare io, come mamma, per aiutarlo e tranquillizzarlo?

RingraziandoLa anche solo per aver letto tutto questo mio sfogo, caramente La saluto.

Cinzia


Gentile mamma,

molti autori descrivono la gravidanza e il parto come momenti centrali per uno sviluppo armonioso del bambino, e particolare cura è prestata ai prematuri o ai bimbi con parti difficili. Ovviamente la nascita del suo bambino non è stata "armoniosa", c’è stato un concreto pericolo di morte e il piccolo ha sicuramente avuto sofferenza, fortunatamente senza gravi conseguenze.
Il passaggio alla vita "fuori" è stato traumatico, e credo che anche per lei questo parto non sia ricordato come una "passeggiata". La brutta avventura può avere pesato sulle angosce di separazione e di morte, anche a livello non conscio. E l’addormentamento, si sa, è la fase di passaggio dalla veglia al sonno che per molti bambini rappresenta uno ‘scalino’ difficile. E’ come se il suo piccolo al momento del sonno perdesse tutte le sicurezze e le recuperasse solo col contatto con la mamma. Ci sono tecniche per rinforzare la sicurezza nei bimbi, che I genitori stessi possono imparare. Una di queste, l’Emdr, che lavora sui traumi e sulle memorie corporee che dei traumi conserviamo, potrebbe fare al caso vostro. Cerchi sul sito Emdritalia un terapeuta nella sua zona e le porti la sua storia. Poche sedute con lei e un paio col piccolo, potrebbero essere sufficienti a migliorare addormentamento e sonno.
Un abbraccio grande.

 

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