Capricci a tavola

Salve,
mia figlia ha 21 mesi, é una bambina simpatica, dolce, solare, di solito anche abbastanza trattabile.
Ora però con l’approssimarsi dei "terribili due anni" il suo caratterino inizia a farsi sentire.
Io ovviamente non pretendo che sia un bambolotto, e se i capricci avvengono per cose su cui ritengo si possa cedere cedo tranquillamente,ma in alcuni casi penso di dovermi imporre.
Un caso su tutti: quando la sera le do la cena (di giorno mangia al nido) lei mangia solo con mille distrazioni, giochetti vari, si impiastriccia tutta, sporca mezzo mondo.. e fin qui tutto ok, pazienza.
Peccato che però quando si è stancata di stare nel seggiolone inizia a lanciare tutto a terra: scodellina, forchette, giochini, cibo!
Questa abitudine di "lanciare" gli oggetti quando si indispettisce non accade solo al momento del pasto ma anche in tutte le altre occasioni in cui si "innervosisce".
Per quanto io la sgridi non riesco ad ottenere nulla, a volte se la rimprovero aspramente si mette a piangere ma poi quando si calma ricomicia daccapo.
Questa cosa mi esaspera molto perchè non mi va di diventare una di quelle mamme strillone e esaurite, ma nemmeno voglio che mia figlia diventi ingestibile.
Può aiutarmi? Un consiglio sui comportamenti più opportuni in questi frangenti sarebbe davvero graditissimo.
Grazie mille e cordiali saluti
Angela

Gentile signora,
relativamente al momento del pasto serale (come ho già scritto in alcuni post precedenti), molte cose andrebbero approfondite: è una parte della giornata ricca di stimoli ma è anche la parte finale, e tutti noi ci portiamo dietro stanchezza e difficoltà che magari ci rendono più suscettibili e meno pazienti.
C’è un libro da leggere, per trarre spunti su come mangiare insieme ai propri bambini, introducendo regole semplici e riducendo i momenti di "alta intensità" espressiva.
Il libro, edizioni Feltrinelli, si chiama "Ragazzi, a tavola! Il momento del pasto come specchio delle relazioni familiari  Juul Jesper, 2005.
Relativamente al lancio di oggetti, anche questo va letto come un bisogno di affermarsi e farsi "sentire", e con pazienza va arginato (ma non demonizzato, per evitare che la bambina utilizzi il lancio come azione di disturbo privilegiata), cominciando a trascorrere ad esempio qualche tempo al parco o fuori con una palla, un palloncino e qualunque cosa rimbalzi, così da scaricare questa energia in eccesso. In questo modo, il lancio dovrebbe essere più sporadico, e quindi la vostra pazienza più lunga.
Saluti

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