Separazione e inserimento all’asilo

 

Gentile dottoressa,

mi rivolgo a lei per un consiglio. Il mio bimbo di tre anni ha cominciato l’asilo quest’anno, ma sta vivendo la cosa veramente male e anche io.

Purtroppo sono separata e ho bisogno di lavorare; fino ad ora ho rinunciato perché il bimbo era piccolo e non avevo la possibilità di mandarlo al nido, ma ora che ha cominciato la materna contavo di iniziare un corso di infermiera.

Sono preoccupata per Emanuele che da quando ha cominciato l’asilo è diventato irascibile, nervoso, con continui attacchi di ira e mi sfida continuamente, penso che ce l’abbia con me. Forse dovrei aspettare ancora un anno? Il problema è che non me lo posso tanto permettere. Come aiutarlo a stare bene?

Grazie, Chiara

Gentile mamma,

uno degli errori di valutazione che si è portati a fare, in caso di separazione, è quello di attribuire a quest’evento tutto ciò che accade successivamente ad eventuali figli. La separazione è un fatto delicatissimo, ma se ben gestita non può essere la "causa di tutti i mali".

Ciò che infatti conta non è tanto l’accadimento in sé, ma il tipo di relazione che intercorre tra i genitori e tra ogni genitore ed il figlio, il clima percepito nelle rispettive case e il livello di tensione eventuale. Comprende bene, dunque, che potrebbe anche non esserci conflittualità in una situazione del genere, a tutto vantaggio del suo bambino.

Lei è stata a casa ad accudirlo sino ai tre anni ed ora suo figlio deve separarsi da lei ed essere inserito all’asilo, ma questo sarebbe accaduto anche in una famiglia tradizionale e di fatto accade ogni giorno. Valuti semmai se ci possono essere motivi legati alla separazione, ma se li esclude, o riesce a mitigarli, non si senta in colpa dovendo tornare al lavoro, accetti che il bambino possa avere un periodo di stress da inserimento, e provi a fare il corso cui aspira.

Chieda alle maestre come si comporta all’asilo, se è tranquillo, se mangia, se gioca con gli altri bambini. In questo caso un nervosismo riservato all’ambito familiare desta meno preoccupazione.

Se crede mi riscriva raccontandomi ancora di voi e di come procedono le cose.

Cordiali saluti, Chiara Rizzello

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.