Quanto è importante mangiare di tutto

 

Gentile Chiaretta,

le scrivo per la mia primogenita di 26 mesi e il suo difficile rapporto con il cibo.

Fino ai 15 mesi mangiava tranquillamente le sue pappe, poi è arrivato il fratellino, il caldo estivo, i denti e da lì più niente pappe molli. È stato un periodo duro siamo andati avanti con un piatto monodose di pasta asciutta e sugo in cui infilavo verdura e carne in piccole dosi, spesso saltava cene e pranzi, e grazie al latte, a frutta e yogurt siamo arrivati all’autunno.

Nella stagione fredda ha cominciato a masticare qualche biscotto e verso dicembre, mettendola a tavola con noi, ha iniziato a mangiare pasta, pane, e formaggio con le sue mani. Ora, dopo 3 mesi, si nutre a pane, pasta, crackers, frutta, latte, formaggio, talvolta pezzettini di frittata o prosciutto, niente carne o verdure…

È sicuramente spesso inappetente, ma anche diffidente nel provare nuovi gusti. Come fare per insegnarle a diversificare? Non la forzo perché so che è peggio, ma vorrei educarla a mangiare un po’ di tutto (non è la quantità il problema, ma la qualità di ciò che mangia), devo aspettare?

Tenga presente che nonostante capisca tutto ha un ritardo nel linguaggio (che affronteremo con una visita neuropsichiatrica come consigliatomi dal mio pediatra). È una bimba serena, affettuosa e intelligente.

Aspetto qualche consiglio. Grazie in anticipo, Mamma bis

Cara mamma, dall’elenco degli alimenti che mi fornisce e di cui si nutre sua figlia, mi pare manchino pochi o nessun elemento essenziale, forse soltanto le verdure (le proteine si ricavano anche da uova e formaggi). Chieda magari alla nutrizionista un parere più competente del mio.

Ciò che posso dirle è che non va forzata in nessun modo a mangiare cose di cui non si sente, né per motivi squisitamente fisici, né tantomeno per motivi psicologici.

Buona idea la visita neuropsichiatrica che, pur se mirata al ritardo linguistico, darà una valutazione globale dello sviluppo psicofisico di vostra figlia.

Le caldeggio la lettura del testo "Il mio bambino non mi mangia" di Carlos Gonzales di cui trova una recensione qui: http://www.ilgiardinodeilibri.it/libri/__il_mio_bambino_non_mi_mangia.php vedrà le sarà tanto d’aiuto.

Cordiali saluti, Chiara Rizzello

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