Pipì nel water della scuola materna

 

Buongiorno dottoressa,

la mia dolcissima bambina di tre anni e cinque mesi non vuole fare la pipì nel water della scuola materna.

A casa (dopo varie peripezie) la fa nel water con il riduttore, ma di fare la pipì in "quello piccolo" della materna non ne vuole proprio sapere, infatti tiene le mutandine ma quando deve fare pipì le mettono il pannolino (anche a casa era così fino a poco tempo fa).

La mia bambina è molto testarda e con un carattere molto deciso, a casa siamo riusciti a fargliela fare nel water grazie a tanta pazienza e sfruttando un "episodio favorevole" (che non le racconto per questioni di spazio…), ma alla scuola materna iniziano a farmi notare che ormai è tempo che si adegui. Che posso fare?

Grazie e buona giornata, Sara

Buongiorno Sara,

dall’età della sua bimba immagino che abbia iniziato la frequenza alla materna da circa due mesi.

Il primo anno di asilo dovrebbe essere interamente dedicato all’inserimento del bambino, che non vuol dire solo avere l’obiettivo di farlo restare a scuola otto ore, ma di insegnargli tutte le competenze utili allo scopo: autonomie di base, capacità sociali con i pari e nuovi adulti significativi, competenze comunicative basilari.

Questo lavoro deve essere fatto con molta calma e nel pieno rispetto dei ritmi infantili, lasciando tempo al bambino per assimilare una competenza alla volta. Probabilmente per sua figlia non è ancora arrivato il momento della fiducia nei confronti dell’ambiente tale per cui sente di poter fare la pipì nel water dell’asilo (per i bimbi  di quest’età "lasciar andare" cacca e pipì è come perdere un pezzo di sé).

Se a casa avete raggiunto questo buon risultato, vedrete che ciò accadrà anche alla materna, se sua figlia non si sentirà pressata in alcun modo, ma avrà solo da valutare, ogni giorno, la proposta di fare pipì nel water della scuola.

Credo che le maestre dovrebbero avere le competenze necessarie per comprendere questo, nel caso contrario potrebbe suggerirglielo lei stessa, con un breve colloquio. Sono casi che prima o poi si sbloccano da soli, e meno il bambino si sente "il fiato sul collo" prima evolve in questo comportamento.

Chiara Rizzello

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