Inizio difficile dei compiti

Gentile dottoressa,

sono la mamma di una bambina di quasi 6 anni che ha iniziato da un mese la scuola primaria.
La bambina "mostra" lentezza nell’apprendere, mostra perché in effetti quando vuole apprende in fretta, ma soprattutto all’inizio dei compiti la fa lunga e ogni volta devo insistere finché non ha deciso che li deve fare, si mette e fa subito.
Inizia con un sacco di scuse… non sa leggere, non capisce, pizzica la gamba, ha sete… poi si concentra ed è anche piuttosto bravina.
La bambina ha un carattere che la porta a non fare qualcosa se non la sa fare bene, tende a non buttarsi, ma così non imparerà mai.
In più gioca sul fatto che non ha ancora compiuto 6 anni.
Naturalmente questo la porta a non finire il lavoro a scuola e a dover fare a casa il lavoro di scuola oltre ai compiti, si finisce sempre tardi e lei perde il momento di gioco e di uscita pomeridiana che invece le farebbe davvero bene.
Eppure, per quanto io tenti, non riesco a stimolarla a concentrarsi sui compiti, non aiutata dalla sorellina di 4 anni che è faticosamente costretta ai giochi più silenziosi  e ai pomeriggi più noiosi.
A parte fare scorta di pazienza ed affidare ad altri la sorellina una volta su tre, cosa posso fare per migliorare l’approccio allo studio della mia scolara?
Grazie fin d’ora
Cari saluti
Sandra

Carissima Sandra,
 
spesso i bambini, come del resto anche noi adulti, hanno bisogno di situazioni positive e gratificanti per aumentare la loro autostima, per credere nelle loro possibilità ed impegnarsi con concentrazione.
Per una bimba che non ha ancora compiuto sei anni, le richieste dei compiti a casa, nonostante vi siano le capacità per svolgerli con successo, possono essere percepiti come faticosi, c’è la necessità di vivere i compiti in maniera ludica, giocosa e gratificante, affinché questo possa portare ad un aumento della motivazione.
 
Alcuni consigli che forse potrebbero risultarle utili:
– proporle i compiti all’interno di un gioco (ad esempio un gioco di ruolo, dove lei è l’insegnante);
– giocare con il tempo, dare un tempo per lo svolgimento del compito, se riesce a svolgerlo in tempo guadagna un punto (si vince con tre punti… la vincita verrà decisa in relazione dei compiti asssegnati);
– proporre delle attività divertenti alla fine dei compiti.
 
Cari saluti
Monica Balli

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