Figlio seienne di genitori separati, vuole stare solo con la mamma. Cosa fare?

Buona sera dottoressa, sono un genitore di un  bambino stupendo di 6 anni, io e la madre di mio figlio non viviamo insieme e il bambino vive con lei. Non abbiamo mai avuto problemi nella gestione del bambino: siamo 2 persone che arrivano da una buona famiglia e con lei e siamo riusciti a gestire la situazione nel migliore dei modi. Il bambino stava con me quasi tutti i giorni, ha sempre dormito a casa del papà non conosce sgridate ha sempre avuto tutto ciò che desidera; solo che da qualche mese si è allontanato sempre di più: quando viene a pranzo oppure sta con me, non vede l’ora che arrivi la madre a prenderlo Se anche dopo mezz’ora che stiamo insieme dopo una settimana che non ci vediamo gli chiedo: “vuoi che venga mamma a prenderti?” lui mi dice di sì. Con la madre lavoriamo insieme quindi è da escludere il fatto del rapporto dei genitori. Mi potrebbe dare qualche consiglio per favore? Perché ci soffro tantissimo. Grazie e buona giornata.

Buonasera

Sicuramente la situazione descritta è dolorosa. E spero veramente per quanto mi è possibile e sulla base di quanto mi ha detto, di poterle essere di aiuto.

Gestire una separazione non è mai facile. Ma è importante che si riesca a mettere in primo piano il figlio con i suoi bisogni educativi. Talvolta mettendo da parte le proprie esigenze. Il bambino ha bisogno di mantenere un rapporto libero, sereno e costruttivo con entrambi i genitori, di poter esprimere le sue emozioni senza sentirsi in colpa o aver paura di ferire qualcuno, ed il compito genitoriale dovrebbe essere quello di far sì che questo avvenga, valorizzando il rapporto dell’altro genitore con il figlio.

Il rapporto con il bambino dovrà essere ricostruito a piccoli passi e un aiuto educativo e psicologico può essere sicuramente importante. Intanto consiglio di

  • Creare dei rituali con il bambino (qualcosa che gli piace e viene ripetuta tutte le volte che siete insieme. Una cosa solo vostra…ascoltare una musica particolare. Un gioco in scatola che a lui piace…).
  • La lettura di storie e favole mirate (per fargli capire che il vostro rapporto è importante e per aiutarlo ad esprimersi senza troppa paura del giudizio dell’altro). Mi capita nel mio lavoro di scrivere storie educative. E come me altri pedagogisti potrebbero aiutarla in questo
  • Creare dei momenti per parlare in uno spazio accogliente (costruire un angolo del racconto solo per lui dove fantasticare insieme e dove parlare delle proprie emozioni).
  • Costruire un vostro diario di esperienze (dove mettere i ricordi di quello che fate insieme)

Sperando di averle offerto un piccolo aiuto la saluto e le auguro tanta felicità con il suo bambino

Dott.ssa Monica Balli

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