Educatore per la materna

Cara dottoressa,

sono rimasta molto perplessa quando ho letto la mail di una mamma che mi avvertiva, molto arrabbiata che domani la maestra dei nostri bimbi sarà sostituita da un maestro. I bambini frequentano il II anno di scuola materna e questa sarà la quinta sostituzione dall’inizio dell’anno. Io non sono tranquilla a lasciare il mio bambino ad un uomo e penso sia un po’ il timore di tutti. Lei cosa ne pensa? il mio bambino ha 4 anni e ha bisogno di una figura femminile nelle ore in cui non lo accudisco io.

Grazie

Carissima mamma,
 
i timori che un genitore può avere sono ovviamente condizionati da drammatici fatti di cronaca, o da esperienze che possono portare a discriminare una figura femminile da una maschile, timori e paure possono essere quindi comprensibili, tuttavia è importante poter mantenere una certa obiettività.
Per quanto riguarda la mia esperienza posso dirle con tutta sincerità che, indipendentemente dal sesso di appartenenza, l’importante è che la persona che educa sia competente e in grado di educare; ho avuto purtroppo l’occasione di conoscere persone che non erano all’altezza della situazione, che hanno commesso errori educativi che poi hanno avuto ripercussioni negative su bambini e bambine, i quali a causa di atteggiamenti inappropriati sono stati condizionati anche in età adulta… e sto parlando di persone di sesso femminile.

È importante assicurarsi che le educatrici o gli educatori, ai quali affidiamo i nostri bambini, siano competenti e instaurare con loro un clima di fiducia reciproca per portare avanti obiettivi educativi comuni, senza compiere ovviamente discriminazioni tra educatore maschio o femmina.
Per quanto riguarda invece il pensiero comune che sia più adatta un’educatrice anziché un educatore, ritengo che sia un’ idea condizionata dal pregiudizio e dall’ambiente culturale ed educativo vissuto: in realtà il bambino avrebbe bisogno sia di una figura femminile che di una maschile (anche se in alcuni casi sarebbe preferibile la figura maschile proprio perché molti bambini vivono durante la quotidianità una maggior assenza della figura paterna) purtroppo a scegliere di educare per professione sono ancora in numero nettamente maggiore le donne, perché è considerato ancora per molti un lavoro "femminile".

Il ruolo educativo dell’uomo è indispensabile come è importante e fondamentale il ruolo della figura materna e questa fondamentale importanza inizia dal momento del concepimento.
Il mio consiglio è quello di conoscere prima possibile la nuova figura educativa cercando di stabilire un buon rapporto, senza lasciarsi condizionare da idee, pensieri e pregiudizi altrui basati sulla superficialità e non sulla conoscenza della persona.


Carissimi saluti e buona fortuna per tutto
Monica Balli

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