Dal lettone al lettino: istruzioni

 

Gentilissima Chiaretta,

innanzitutto grazie per il prezioso contributo che da alle mamme (le assicuro raro in termini di comprensione).

Vorrei sottoporle il caso di mia figlia (18 mesi) che – ahimè per mia colpa – è abituata ad addormentarsi nel lettone. Sono una madre single, non ho stringente e bisogno di privacy e ho accolto favorevolmente il suo bisogno di dormire con me dopo 9 mesi in cui ha tranquillamente e per tutta la notte ronfato nella sua culla.

Il "cambiamento" ha coinciso con le vacanze di Natale durante le quali gli orari della bambina sono saltati: da quel momento in poi non ha più voluto sentirne di dormire da sola, nella culla, e dopo parecchi tentativi – tra cui anche il metodo Estivill, che però ho abbandonato subito – ho ceduto al suggerimento della pediatra che mi ha consigliato se possibile di tenerla vicino a me.

Ora  però  penso che sia giunto il momento di spostarla: credo sia importante per lei, per una sua questione di autonomia. Può darmi qualche consiglio per abituarla ad addormentarsi nel lettino?

Attualmente la sposto quando già dorme ma non la trovo una cosa "onesta" nei suoi confronti… senza contare che qualche volta svegliandosi nel cuore della notte vuole riguadagnare il lettone (e alle 3, dopo una giornata di lavoro, le mie capacità di resistere sono praticamente nulle).

Grazie sin da ora per il suo aiuto.

Cara mamma,

la sua lettera mi fa tanta tenerezza, perché vi immagino, lei e la sua bimba, insieme dormire in un ambiente che vi rende tranquille entrambe, quello cioè del lettone e del sonno condiviso. Credo che non abbia sbagliato in nulla, ha solo risposto ad un bisogno della piccola nel modo più naturale che esista. È tra l’altro agevolata dal fatto che, non avendo al momento bisogno di ulteriore privacy, può seguire i ritmi di sua figlia ed i suoi. L’età della bambina è ancora molto tenera e non vedo pericoli imminenti che possano pregiudicarne l’autonomia.

Se però, come è giusto, vuole pian piano abituarla a dormire in modo autonomo, potrebbe organizzarsi con due lettini singoli uniti, ma con lenzuola separate, che pian piano distanzierà, insegnando a sua figlia a dormire da sola. Il passo successivo, anche tra molti mesi, potrebbe essere quello del dormire nella sua cameretta, magari con lei accanto in un lettino, e poi infine da sola.

So che il mio consiglio prevede un impegno logistico non da poco, ma se anche non le fosse possibile metterlo in pratica, ricordi sempre il principio della gradualità e del rispetto dei tempi individuali. Sono però senz’altro d’accordo sul fatto che prima o poi la bimba dovrebbe dormire nella sua stanza, perché se dovesse entrare un nuovo compagno nella sua vita, non viva questo momento associato ad un allontanamento dal lettone.

Cordialmente, Chiara Rizzello

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