Capricci e problemi al nido

 

Salve,

sono una mamma di una bimba di quasi 19 mesi e come tutti i bimbi ha un forte attaccamento per la mamma. Francesca (nome della mia bimba) è andata al nido molto piccola, a 8 mesi. All’inizio piangeva, poi si è tranquillizzata con il tempo. Dopo le vacanze estive il reinserimento è stato di nuovo drammatico. Pianti e scene isteriche ogni volta che la lasciavamo (però dopo 5 min. le educatrici mi dicevano che si calmava e di fatti la ritrovavo sempre serena). Dopo un mesetto di pianti ha iniziato ad andare al nido tranquilla e felice. Poi si è ammalata, è stata assente per due settimane ma quando è tornata al nido, quando la lasciavo era molto seria ma non piangeva. Poi a singhiozzo è stata assente altri pochi giorni e da tre giorni a questa parte ogni volta che la lascio mi fa di nuovo quei pianti disperati che faceva all’inizio dell’anno. Tra l’altro la vedo molto più nervosa e capricciosa del solito. Questa cosa del pianto a scuola mi ha spiazzato e anche questa sua mammite acuta che credevo avesse affievolito. Inoltre non so che fare quando piange senza un apparente motivo e non parlando ancora non riesce a comunicare i suoi stati d’animo.

Io non so se si tratta di capricci, di qualche dolore, di un periodo transitorio (ma non so dovuto a cosa). Non so che fare. Non so come prenderla, se farle più coccole o invece ignorarla pensando che si tratta di capricci. Perché è diventata così piagnucolona?

Grazie

Alessandra

Cara Alessandra, di certo tutte queste pause dovute a vacanze e malattie non sono state favorevoli all’instaurarsi della routine quotidiana del nido, e si sa che i bimbi sono molto abitudinari, sentendosi tranquillizzati da ritmi costanti e prevedibili.

La difficoltà a frequentare l’asilo credo vada affrontata direttamente chiedendo un colloquio con le maestre della struttura, in cui esporre questi temi, chiedere informazioni e consigli e soprattutto verificare cosa fanno gli operatori per rendere l’ambiente del nido un posto in cui i bimbi stiano a loro agio. Le caldeggio dunque un incontro, anche perché tra poco, con le vacanze natalizie, vi sarà l’ennesima pausa e dunque è prevedibile che a gennaio sua figlia non torni facilmente al nido.

Inoltre potrebbe chiedere anche alle altre mamme dei bimbi che frequentano la struttura se è un fenomeno che riguarda anche i loro figli o se invece non lo hanno riscontrato, in modo da capire se le difficoltà principali riguardano sua figlia o l’ambiente.

Cordialità, Chiara Rizzello

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