Attivazione di comportamenti di Attaccamento

 

Buongiorno,

le scrivo per un consiglio personalizzato: ho letto in questo spazio tanti preziosi suggerimenti su come gestire i comportamenti "monelli" nei "terrible two". La mia domanda è: possono valere anche nei "terrible ONE"? Si perché la mia bimba ha un anno e da un paio di mesi si comporta esattamente come lamentato dalle mamme dei bimbi più grandi, e cioè reagisce con capricci e sguardi di sfida se le dico NO o le cose non vanno come vorrebbe lei.

Premetto che è una bimba vivace e sorridente, ma da un po’, se le impedisco di fare qualcosa (mettere in bocca tutto quello che trova, toccare le prese di corrente, avvicinarsi alla stufa) come minimo fa finta di niente e ci riprova (ma capisce che le ho detto no, le assicuro, solo lo ignora), spesso si corica per terra e piange "isterica", rossa e senza lacrime.

Per farla smettere ho provato a prenderla in braccio e dirle con calma di non fare così, ho provato a sgridarla, a ignorarla (ad esempio cambiando stanza), ma niente da fare, lei per un po’ fa così, poi smette. Almeno fino al NO successivo o finché non faccio qualcosa che non le gira (ad esempio allontanarmi da lei anche per pochi secondi!).

Questi capricci si manifestano soprattutto di sera (è al nido fino alle 16, dove va volentieri e le maestre dicono si comporti bene e tranquilla, sebbene molto vivace e sempre in movimento!), con la conseguenza di rendere quasi impossibile il momento della cena sia per lei (ultimamente mangia poco e solo quello che vuole lei e che riesce a prendere con le mani, tipo il prosciutto), che per noi (impossibile farla rimanere sul seggiolone, si arrampica e se non ci riesce ricominciano i pianti e le urla).

Sebbene adori il papà, ultimamente è gelosa di me e la sera vuole stare solo con me (inutile dire che non riesco a combinare nulla in casa, ma pazienza!), fa mille storie per mangiare, per farsi vestire e cambiare, si addormenta solo con me, anche nei risvegli notturni.

Ho cercato di dare una risposta a questi comportamenti "anomali": sarà che soffre il distacco da quando ho ripreso il lavoro, sarà che è infastidita dai denti e dalle continue influenze (raffreddore, tosse e medicine), sarà che sta cominciando a camminare (con la mano) e ha bisogno di me per sentirsi sicura, sarà che la sera è stanca e ha sonno, sarà sarà… ma cosa può essere? Come posso fare per "arginare" questi capricci? Vorrei riuscire a renderla più serena.

Scusi se mi sono dilungata tanto ma mi piacerebbe ricevere un suo consiglio sulla "strada da seguire"!

Grazie mille

Gentile mamma,

i comportamenti della sua bimba possono essere assimilabili, per evidenza dei fatti, a quelli che hanno tanti bambini di età compresa tra i 24 ed i 36 mesi circa, ma probabilmente le cause sono parzialmente diverse: a 12 mesi infatti lo sviluppo raggiunto non è ancora tale da potersi considerare terminata la fase della dipendenza dalla figura materna – fase che appunto termina con il desiderio di autonomia e di separazione- individuazione tipica dei terribili two, o età del NO.

I comportamenti e le reazioni di sua figlia potrebbero essere forse dovuti maggiormente ad un attaccamento materno che è andato in crisi con l’inserimento al nido ed il rientro al lavoro. L’epoca dell’attaccamento infatti è quella compresa tra gli 8 ed i 12 mesi, ed un attaccamento non completo può portare ad episodi del genere.

Metta poi in conto la stanchezza fisiologica della sera (la bimba ha per caso cambiato i ritmi del sonno diurno, rinunciando a qualche pisolino?), la stimolazione del nuovo ambiente che va scaricata, il bisogno di stare con la mamma quando questa è disponibile: ciò che fa la sua piccola è appunto chiedere a gran voce la presenza materna, il contatto col corpo della mamma ed un attenzione esclusiva, tipiche appunto del comportamento di attaccamento.

La cosa migliore è rispondere prontamente alle richieste della bambina, dedicandole tempo ed attenzione e delegando ad altri attività domestiche necessarie. Mi rendo conto delle incombenze che ogni donna-mamma-lavoratrice deve affrontare nella gestione della casa, ma come sempre vale una frase che spesso ha aiutato anche me: "le persone sono più importanti delle cose".

Cari saluti, Chiara Rizzello

 

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