Dieta in mensa universitaria

Gentile dottoressa,

le scrivo perché ho davvero bisogno di una mano.

Sono una ragazza di 20 anni e devo seguire uno schema alimentare che prevede, a pranzo e a cena, un primo (da circa 70-80 gr), un secondo, un pane (circa 50 gr), un contorno e a sera anche un frutto. Il problema è che in università faccio fatica a gestirmi, perché ho sempre paura che le porzioni siano esagerate.

Pensa che le mie opinioni possano essere fondate oppure c’è una regolamentazione anche per le mense universitarie? Frequento la Iulm di milano e non so se lì i pasti siano regolati da un nutrizionista.

Mi rivolgo a lei sperando che possa darmi delle indicazioni su come regolarmi e chiarirmi le idee. Ne ho proprio bisogno perché ho sofferto di anoressia in passato e ora studio in un’altra città, ragion per cui devo fare affidamento solo su me stessa per continuare a stare bene.

La ringrazio in anticipo.

 


Ciao Chiara!

Hai ragione ad avere dei dubbi e ad esporli. Cerco di aiutarti come posso, ok?

A volte nelle mense le porzioni sono effettivamente sproporzionate ma cerchiamo di trovare una soluzione assieme per poter seguire la dieta senza rinunciare alla mensa.

Per quanto riguarda i primi piatti, dovendo assumerne 70 -80 gr. come porzione, ti direi di misurare a cotto un pugno e mezzo della tua mano per definire la porzione.

Basta che appoggi il pugno con le nocche sul tavolo vicino al piatto e fai la tua stima. È approssimativa ma si avvicina al peso che devi rispettare. Il resto della porzione lo lasci nel piatto.

Per quanto riguarda i condimenti cerca di gestirti da sola nelle scelte evitando i sughi elaborati. Per il pane adotta lo stesso metro, 1 pugno = 1 panino.

I secondi piatti da preferire saranno: carne ai ferri, bresaola, pesce, pollo lesso o al forno senza patate, prosciutto sgrassato, ricotta , formaggi morbidi e una mozzarella una volta o due la settimana. A casa sono sicura che sei bravissima senza consigli.

Buona fortuna!

Simona

 

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