Microcalcificazioni riscontrate in mammografia di controllo: significato diagnosi

Gentilissimo Dottore,

sono un utente della rete e ho avuto modo di apprezzare il suo curriculum. Se non la disturbo mi farebbe molto piacere conoscere un suo parere relativamente a una diagnosi post mammotome effettuata da mia moglie, 52 anni, non ancora in menopausa. Siamo residenti a Torino e dopo una mammografia prevista dal programma “prevenzione serena” si evidenziava “LA PRESENZA IN Q4 A SINISTRA DI UN GRUPPO DI MICROCALCIFICAZIONI ESTESE PER 7 MM CIRCA, AD ASPETTO INDETERMINATO, MERITEVOLE DI VERIFICA MICROISTOLOGICA MEDIANTE MAMMOTONE. BILATERARMENTE NON SI OSSERVANO SIGNIFICATIVE ALTERAZIONI ECO-STRUTTURALI”.

Ieri abbiamo avuto la seguente diagnosi:

“NOTIZIE CLINICHE:

MICROCALCIFICAZIONI DIAMETRO  MM 7 DI TIPO INDETERMINATO, ALCUNI CON DISPOSIZIONI A TAZZA DI THE A SINISTRA IN Q4. SOSPETTO RADIOLOGICO R4 A. METODO DI LOCALIZZAZIONE: MAMMOTOME. MICROCALCIFICAZIONI PRESENTI A ORE: 1,2,12 PRECEDENTI INTERVENTI CHIRURGICI:NO. FAMILIARITA’ SI.

DESCRIZIONE MACROSCOPICA:

a1) 3 frustoli cilidriformi giallo-biancastri (ore 1,2,12)

b1) 4 frustoli cilidriformi giallo-biancastri (ore 4,6,8,10)

b2) 5 frustoli cilidriformi giallo-biancastri (ore 3,5,7,9,11)

MICROCALCIFICAZIONI presenti all’esame radiografico nei campioni distinti con la lettera”a”

MICROCALCIFICAZIONI assenti all’esame radiografico nei campioni distinti con la lettera “b”

DIAGNOSI:

a1-b1-b2: FRUSTOLI DI PARENCHIMA MAMMARIO CON ADENOSI SCLEROSANTE CAMPI DI LIN2 E MODIFICAZIONI A CELLULE COLONNARI CON ATIPIE c.d. FEA (DIN1a) PRESENTI CALCIFICAZIONI ENDOLUMINALI. CATEGORIA ISTOLOGICA CONCLUSIVA B3 (EUROPEAN GUIDELINES, IV EDIZIONE) IL CASO E’ STATO DISCUSSO IN RIUNIONE MULTIDISCIPLINARE CON CONCLUSIONE DI VERIFICA CHIRURGICA.”

Purtroppo mia moglie non ha avuto alcuna delucidazione in più ed è stata rimandata a una prossima visita senologica il 18 febbraio. Lascio a lei, gentile dottore immaginare lo stato psicologico attuale della mia compagna di vita.

Mi farebbe molto piacere un suo parere, sapere a che cosa andremo incontro, a quale percorso saremo indirizzati, se sarà necessario un intervento chirurgico, se esiste la possibilità concreta di guarire in questi casi che sicuramente lei avrà già trattato. Sono certo che, data la sua sensibilità verso le pazienti, farà in modo di risponderci, per questo la ringrazio vivamente, mi riprometto di tenerla, se le farà piacere, informato sui futuri sviluppi.

La saluto cordialmente, grazie per la disponibilità

Gentile utente,

intanto mi preme rassicurarla sul fatto che non le è stata riscontrata alcuna malattia inguaribile; le sono state, invece, riscontrate delle microcalcificazioni.

Tale reperto, come a volte capita di constatare dove si fa una buona diagnostica senologica, sottende non  un carcinoma bensì un gruppo di lesioni mammarie che, nel caso della adenosi sclerosante e del DIN1a, sono da considerarsi benigne e, nel caso del LIN 2, è da interpretarsi come un eventuale fattore di rischio.

Stiamo pertanto ragionando su referti che rientrano nell’ambito della prevenzione senologica che, però, in alcuni casi può richiedere anche di sottoporsi ad un intervento di escissione chirurgica della sede delle microcalcificazioni.

Tale escissione si porrebbe il duplice intento da un lato di avere una ulteriore conferma di quanto già diagnosticato con il mammotome e dall’altro di effettuare una procedura comunque più “risolutiva”.

In attesa di aggiornamenti, le porgo

Distinti saluti

Gianni Alaadik

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