Ecografia dopo mammografia per completezza diagnostica

Buongiorno,
ho 57 anni e tutti gli anni con esito felice faccio la mammografia.
Stavolta il radiologo, anche se ha minimizzato mi spedisce, con tutta calma, dice, a fare l’ecografia. Devo temere il peggio? Ecco il referto:
Bilaterale e avanzata involuzione fibroadiposa del parenchima di cui residua una trama connettivale regolarmente convergente verso le due areole.
Il quadro descritto appare totalmente immodificato rispetto ai precedenti controlli dei pregressi anni esibiti. Non apprezzabili e significative aree di evolutività invasiva.
È soltanto riconoscibile in sede retroareolare destra una circoscritta area di affondamento apparentemente non significativo di evolutività invasiva.
È comunque utile la ricerca di una conferma ecografica delle benignità del quadro.
Con la sua esperienza crede che abbiano visto qualcosa di strano?
Sia sincero, grazie!
Angelisa

Gentile Angelisa,

può facilmente comprendere che un parere attendibile potrebbe derivare solo dalla visione delle lastre e da una visita. Ad ogni modo e con la massima sincerità credo di poter ritenere che il reperto mammografico (così come descritto) che il radiologo suggerisce di approfondire ecograficamente non debba destare preoccupazione e che l’indicazione all’eco derivi più da un intento di completezza diagnostica (nell’ottica della prevenzione senologica) che non da un plausibile o fondato sospetto di malignità. 

Distinti saluti

Gianni Alaadik

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