Pillola dopo i 50 anni

Buongiorno Dottore,
Ho 53 anni e da sempre, da quando ho partorito all’età di 23 anni, uso la pillola anticoncezionale.
Le mie analisi, che svolgo con severità ed attenzione, sono sempre state perfette compresi fluidità del sangue, colesterolo, paptest, mammografia, ecografia, moc ecc.
All’età di 49 anni ho sospeso per un periodo l’assunzione della pillola per effettuare i controlli in relazione ad una probabile pre-menopausa che in realtà risultò essere solo all’inizio con pochi valori indicativi in tal senso.
Nello stesso periodo iniziavo a manifestare vampate di calore e il mio ciclo mestruale subiva degli scompensi.
Iniziai quindi ad assumere un integratore a base di isoflavoni di soia che contribuì ad annullare le vampate e a regolarizzare nuovamente il mio ciclo.
In seguito, dal momento che la mia vita sessuale è molto attiva ed il rapporto con mio marito sempre soddisfacente, ho ripreso ad assumere la pillola (Yasmine) con l’approvazione del mio medico che sostiene che non comprende il motivo percui dovrei smettere dal momento in cui la mia salute non risulta compromessa.

Ora mi chiedo:
Perché occorre mettere a riposo il mio apparato riproduttivo, quando in realtà lo è da sempre, considerato che la pillola agisce proprio in tal senso?

Perché sarebbe auspicabile una terapia sostitutiva dal momento in cui le sostanze assunte sarebbero le stesse? Forse si tratta di variarne le quantità?
A quali problematiche andrei incontro, continuando ad assumere la pillola, oltre ovviamente a tutto quanto è controllabile con le analisi ecc. ?

Io mi sento molto bene, in ogni senso e temo di dover perdere questa mia eccellente condizione anche dal punto di vista fisico…sono onesta nell’ammetterlo!
Ringrazio fin d’ora per la risposta che vorrà inviarmi e mi complimento per l’eccellente qualità del sito.

Un caro saluto
Rosella


Carissima Rosella,
Ad una certa età, diversa per ogni donna, la fertilità, con esaurimento del corredo ovocitario, finisce: questo è risaputo.
A cosa servirebbe il contraccettivo, quindi, usato solo a scopo preventivo per evitare un’eventuale gravidanza?
Nel tuo caso il contraccettivo usato, nella fattispecie Jasmine, non ha, secondo me, più senso, in quanto a te non serve una contraccezione, ma serve una pillola che ti aiuti ad affrontare tutte le problematiche che possono sopraggiungere in menopausa.
Se il supporto con gli isoflavoni della soia non basta, allora esiste la terapia sostitutiva, che ti apporta ormoni, naturalmente non più prodotti dalle ovaie, e che ti accompagna, diciamo meno bruscamente, ad attraversare questa fase fisiologica della vita della donna ( ottima ad esempio è Angelique: credo sia scritto così, è dalla stessa casa farmaceutica di Jasmin ).
Occorre praticamente un sostituto degli ormoni che ti garantivano il benessere, di cui parli tu, ma che non hanno più azione contraccettiva, in quanto non serve, e che hanno un modo di somministrazione diverso, un dosaggio diverso e che non comportano la perdita mestruale, che alla tua età non serve più.
Naturalmente anche questa terapia è consigliabile che duri per circa 5 anni, proprio perché serve a far vivere meno drasticamente il passaggio dalla fertilità alla menopausa ( sempre facendo i dovuti controlli ).
Spero di esserti stata d’aiuto.

Ciao e fammi sapere

 

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