Gravidanza e palpitazioni cardiache

Gentile dott.ssa, vorrei un suo parere.

Sono una persona tendenzialmente ansiosa e mi era già capitato di avere qualche isolata palpitazione o extrasistole cardiaca, sempre liquidata come nulla di importante.

Adesso sono incinta di cinque mesi e questo problema, che sembrava passato, è tornato e con fastidi sempre maggiori. Ho passato dei giorni in cui ho avuto sette episodi, anche a riposo o distesa a letto. Inoltre sento come fame d’aria, come se non bastasse mai, mi ritrovo a respirare prevalentemente con la bocca; e i battiti cardiaci sono molto accelerati. Ho eseguito l’holter cardiaco, dopo aver molto discusso col mio medico di famiglia, che riteneva il disturbo di poco conto. L’esito è stato il seguente: Frequenza media diurna 107, nottunra 84, min. 65 max 169. Tre episodi di tachicardia della durata max. di 1 min. e 30 (battiti tra il 150 e i 169).

Battiti Ecto. Sopraventricolari isolati 5, coppie 3. Battiti Ecto. Ventricolari isolati 6, coppie 1 monomorfa. Ritmo sinusale durante tutta la registrazione. Non bradiaritmie né pause patologiche. Sporadica extrasistolia ventricolare isolata ed una coppia. Non modificazioni diagnostiche del tratto ST-T. In concomitanza degli episodi di palpitazione si segnala solo tachicardia sinusale, non aritmie.

Non le chiedo ovviamente un consulto cardiologico! Vorrei sapere se questo stato di cose può avere correlazione con la gravidanza, se può creare problemi per il parto; qualcuno mi ha consigliato di fare esami per la tiroide perché potrebbe esserci un nesso tra le due cose. Nel caso fosse solo un problema di stress, che soluzioni posso adottare visto che immagino non si possano assumere farmaci?

Mi scusi se mi sono dilungata ma ho molti timori, ho già un bimbo di tre anni e sono molto spaventata soprattutto per la salute del bimbo che porto in grembo.

Grazie.

 


Auguri di buone feste e scusa per il ritardo.

Non so cosa è accaduto nel frattempo, sono d’accordo col controllare la tiroide ed eventualmente, se d’accordo il cardiologo, impostare una terapia per cercare di far rientrare la situazione cardiologica.

Se si tratta di un problema legato invece all’ansia, puoi aiutarti con terapie alternative, come l’omeopatia, l’agopuntura o i fiori di Bach.

Sulla tipologia del parto, se ne potrà discutere in base alla situazione che ci sarà a quell’epoca.

Fammi sapere, ciao.

 

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