Valutazione con analisi di possibile celiachia

Gentile dottoressa,

il mio bimbo di 18 mesi è stato operato ad un mese di vita per stenosi del piloro. Sicuramente non c’entra con quello che sto per chiedere però volevo darle anche questa informazione.

All’età di un anno (quindi a gennaio 2008), ha iniziato ad avere problemi di dissenteria (5-6 scariche al giorno, liquide, maleodoranti, acide sembrava anche con malassorbimento di cibo), abbiamo atteso un po’, inizialmente si pensava a un virus tipo Rotavirus o affini, poi alla dentizione, infine dopo un mese e mezzo, abbiamo fatto esami del sangue e i dati più importanti sono i seguenti:

Emoglobina 12 – ematocrito 38 – ferritina 13 – ves 6 – proteina c reattiva

Esami a Michele dopo 3 mesi e la ricerca ab-antigliadina è risultata leggermente più alta. Gli altri esami più o meno come quelli che le ho indicato sopra.

Il pediatra ci ha fatto la diagnosi di celiachia visto il ferro non molto alto, la gliadina e le transglutaminasi, però nei Rast, in teoria, il glutine è uno dei minori come valore… Io non capisco, quindi i Rast non sono attendibili, mi sembra forse più allergico al latte.

Comunque volevo sapere cosa ne pensa lei, visto che il pediatra vuole far fare a Michele una biopsia intestinale.

Noi siamo contrari vista l’età ma siamo molto combattuti, vorremmo fare solo il suo bene. Il bimbo cresce abbastanza bene, non ha più episodi di dissenteria da luglio, anzi, ad agosto abbiamo avuto il problema contrario con fuoriuscita anche di emorroide, per la quale ha pianto parecchio.

Non sappiamo proprio cosa fare, volevo chiedere un suo parere visto che già un’altra volta abbiamo chiesto a lei per un altro problema e la sua risposta ci è stata davvero di grande aiuto.

Un grazie in anticipo per la sua risposta

 


Quando alcuni sintomi presenti in un bambino fanno sospettare una celiachia è bene andare ad approfondire le ricerche con le seguenti analisi: AGA, cioè anticorpi antigliadina, sia di tipo IgG che di tipo IgA e EMA, cioè anticorpi antiendomisio, solo di tipo IgA.

Altra analisi piuttosto diffusa è il test anti-transglutaminasi che è di facile esecuzione e richiede solo una piccola quantità di sangue. Se AGA e EMA sono positivi e solo in questo caso, la diagnosi di celiachia si può considerare certa, ma anche in questo caso gli approfondimenti non sarebbero finiti e sarebbe bene fare la ricerca del genotipo HLA DQ2 e DQ8.

Analisi collaterali che sarebbe bene affiancare alle precedenti sono il dosaggio delle immunoglobuline totali, sia di tipo IgG che di tipo IgM, spesso basse nella celiachia, un emocromo completo con sideremia e transferrinemia, il dosaggio degli elettroliti e dei grassi presenti nelle feci delle 24 ore,spesso aumentati nei bambini con malassorbimento.

Ma queste analisi collaterali non possono essere decisive per la diagnosi perché non specifiche della celiachia. Bisogna, poi, distinguere la celiachia vera, che è una intolleranza al glutine su base genetica, da una semplice intolleranza o allergia al glutine.

Le analisi tipo Prist e Rast nulla hanno a che vedere con la celiachia perché dosano le IgE totali e specifiche per alcune sostanze e risultano alterate solo in caso di allergia a queste sostanze o alimenti e non di celiachia (non confondere IgE con IgA e IgG).

Quindi, prima di arrivare alla biopsia, meglio approfondire queste indagini e rivolgersi, in caso di loro positività, a un centro di gastroenterologia pediatrica di un buon ospedale.

Un caro saluto,

Daniela

 

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