Un po’ il cuore e un po’ la testa

 

Gentile dottoressa,

la mia bambina compirà a breve sette mesi.

Fino a pochi giorni fa aveva l’abitudine di prendere il seno prima di ogni sonnellino.

Ora ho dovuto ridurre drasticamente la cosa, sia per prepararla psicologicamente all’ingresso al nido, che avverrà a fine settembre e soprattutto perché ho ancora molto latte e siccome la bimba digerisce molto lentamente (la tengo leggera soprattutto la sera) è capitato più volte che si attaccasse voracemente e rigurgitasse il pasto principale.

Quindi ora limito la coccola al seno solo alla sera, dopo un ragionevole lasso di tempo dalla cena, una passeggiata, un po’ di giochi tranquilli, e ovviamente alla colazione della mattina.

Ho visto che stava prendendo l’abitudine ad addormentarsi solo passeggiando abitudine che ho cercato di contrastare, per una questione pratica, ponendola nel lettino e vedendo che succede.

La metto giù con il suo orsetto, un giro di carillon, e aspettiamo.

Ci sono volte ottime, in cui si addormenta senza proferir verbo, ma ovviamente volte in cui un po’ piange.

Non ho mai letto il famoso/famigerato "fate la nanna" ma applico il buonsenso.

Se la sento piangere troppo a lungo o troppo forte entro (io o il papà) la rassicuro (shhhhhh) la coccolo, nei casi più critici la prendo in braccio e la dondolo un po’ ma la rimetto nel lettino sempre sveglia.

Fino ad ora è sempre andato tutto bene, quando va male si addormenta in venti minuti e, devo dire, che dorme tutta la notte, e se si sveglia si riaddormenta, cosa che nelle scorse settimane aveva smesso di fare, e mi pare riposi meglio .

Che cosa voglio di più?

Ovviamente vorrei che anche quei venti minuti di pianto finissero.

Scherzi a parte, vorrei solo sapere se, a suo parere, mi sto comportando nella maniera corretta, visto che sto seguendo un po’ il cuore e un po’ la testa.

Cordialmente

Francesca

Il cuore di una mamma sbaglia sempre molto poco, non è come il cuore di un innamorato che a volte fa prendere dei grossi abbagli! Non porti troppi problemi, quindi e lascia che sia il cuore di mamma a prendere l’iniziativa e, semmai, a chiedere consiglio alla testa di mamma quando ha dei dubbi.

Cioè cerca di fidarti del cuore e di anteporre la testa il meno possibile se senti che il cuore è sufficiente.

Ricordati, però, che la bimba ha ancora soltanto sette mesi, che tu hai ancora molto latte e che la natura, quindi, ti sta dicendo che il periodo di allattamento stretto non è ancora finito e che sarebbe da proseguire, magari riducendo un po’ l’alimentazione extra latte materno per evitare che la bimba si alimenti troppo e rigurgiti il latte. Purtroppo i ritmi moderni fanno crescere i piccoli troppo in fretta e creano forzature che spesso si sommano alle forzature che impongono i genitori con la scusa di abituare i bimbi per tempo al distacco che comporterà l’inserimento precoce al nido e tutto questo crea inevitabili disagi conditi da sensi di colpa a non finire.

La regola sarebbe quella di non avere troppe regole e troppe scadenze e accettare i tempi personali di sviluppo dell’autonomia di ogni bambino, ma visto che questo non è sempre possibile, si deve fare buon viso a cattivo gioco, costi quel che costa. Ma allora non bisogna chiedersi se ci si sta comportando in maniera corretta o scorretta, bisogna decidere una strategia e seguirla, buona o meno buona che sia, perché si deve raggiungere un risultato, anche se a volte non è nel completo interesse del bambino.

Quindi è inutile porsi problemi di comportamento corretto o meno corretto. In certi momenti e in certe circostanze si è costretti ad usare la testa quando ancora dovrebbe prevalere il cuore.

Un caro saluto, Daniela

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