Un antibiotico dietro l’altro

 

Gentilissima dottoressa,

la ringrazio molto per gli utili consigli.

La disturbo nuovamente perché non riesco a risolvere il disturbo di mia figlia di 18 mesi.

Da quando è nata ha sempre avuto problemi alle vie respiratorie. A tre mesi un ricovero di 8 giorni per una bronchiolite e da allora la bambina presenta sempre una tendenza ad una produzione di catarro abbondante con tutte le conseguenze: tosse, otiti ecc.

Ormai è tutto l’inverno che ha sempre la tosse. Passa qualche giorno bene e poi ricadute continue.

Il problema attuale è il seguente: il pediatra ha deciso di darle antibiotico Augmentin per 8 giorni. Dopo 4 giorni dalla sospensione del farmaco la bambina è stata malissimo, otite e febbre a 40. Altri 10 giorni di Procef. Dopo pochi giorni dalla sospensione di quest’ultimo, nuovamente tosse e otite. Da ieri ha iniziato con Zitromax una terapia di tre settimane: ogni settimana tre giorni di antibiotico.

Il mio dubbio è relativo all’assunzione di tutti questi antibiotici. Anche perché la aiutano nella fase acuta, ma non rispondono alle cause che la fanno continuamente ammalare. Infatti fin tanto che vi è la copertura la bambina appare in uno stato di benessere, dopo pochi giorni dalla sospensione continua a manifestare il suo problema. Inoltre ora appare molto stanca e debilitata.

Comprendo che lei non potendo visitare la bambina non sia in grado di fare una valutazione specifica. Tuttavia le domando se concorda sulla terapia e se dovrei farla visitare da uno specialista?

Infine dato che in un mese e mezzo ha fatto più di 20 giorni di antibiotico, non dovrei darle qualche vitamina o fermenti lattici?

Grazie infinite.

Fermenti lattici si; vitamine: la loro effettiva utilità sembra attualmente controversa, ma si può prescrivere un ciclo d vitamine A, D, C, E e gruppo B anche se una buona alimentazione dovrebbe bastare.

Una visita otorinolaringoiatrica potrebbe essere opportuna però anche un emocromo con indici di flogisi e dosaggio delle immunoglobuline, specialmente le A.

Se la bimba frequenta l’asilo nido sarebbe da togliere e da tenere a casa per uno o due mesi affinché si riducano le occasioni di contagio.

In famiglia bisognerebbe poter escludere che vi siano portatori sani di streptococchi che potrebbero reinfettare continuamente la piccola e alla bimba stessa dovrebbe essere praticato un tampone orientativo.

Un caro saluto, Daniela

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