Tremore agli arti a tre mesi

 

 

 

Gentile dottoressa,

 

la mia bimba di tre mesi da qualche tempo ha dei lievi tremori della gamba e ogni tanto anche del mento. Il pediatra mi ha prescritto la somministrazione di vitamina D ma a distanza di un mese dall’inizio della terapia il tremore continua a persistere, pensando che possa trattarsi di ipocalcemia il medico ha richiesto una visita da un neuropsichiatra infantile, cosa che mi ha messo ancora di più in allarme.

 

Può per favore spiegarmi che cosa comporta un’ ipocalcemia e cosa si può fare per porvi rimedio? la mia bimba è allattata artificialmente.

 

Grazie per la sua cortesia.

 

 

 

 

La cosa più semplice è quella di fare un prelievo di sangue per il dosaggio degli elettroliti, principalmente calcio, fosforo e magnesio. Quando un bambino è allattato artificialmente, infatti, anche se gli attuali latti artificiali sono equilibrati da questo punto di vista, vi può essere nel loro sangue, non tanto una carenza di calcio, ma un alterato rapporto tra calcio e fosforo, rapporto che, normalmente, dovrebbe essere circa 2 a 1 in favore del calcio, ma che in alcuni neonati allattati artificialmente può diventare 1 a 1 (o, se vuoi, 2 a 2) per un aumento del fosforo ematico.

 

Questo alterato rapporto può portare ad una alterata assimilazione del calcio e ad una conseguente sintomatologia riferibile ad ipereccitabilità neuromuscolare da carenza di calcio, anche se il calcio, soprattutto il calcio ionizzato, è in concentrazione normale. C’è da dire, comunque, che una lieve ipereccitabilità, anche in assenza di disturbi elettrolitici, è frequente nei lattanti e anche del tutto benigna e transitoria e per capire se questi lievi e fugaci tremori sono preoccupanti o meno, basta appoggiare una mano sull’arto o sul mento al momento dei tremori, delicatamente, solo un contatto e vedere se si arrestano: tremori dovuti ad ipereccitabilità periferica, senza compromissione del sistema nervoso centrale e senza, quindi, necessità di controllo neuropsichiatrico, si arrestano immediatamente appena la mano viene in contatto con la gambina o con il braccio o con il mento, mentre tremori dovuti ad una sindrome ipereccitabile di origine centrale, cioè dovuta ad una alterazione del sistema nervoso centrale, non si arrestano al contatto di una mano ma tendono a continuare se non addirittura ad accentuarsi.

 

Pertanto ti consiglio questa semplice prova casalinga che tu stessa puoi verificare e, al limite, un prelievo di sangue per il dosaggio degli elettroliti e, possibilmente, anche del calcio ionizzato, che da la misura esatta del calcio disponibile per essere utilizzato dalle cellule nervose più della calcemia totale.

 

Una calcemia bassa, o meglio ancora un calcio ionizzato basso, si cura perfettamente con la somministrazione di calcio ionizzato per bocca in pochi giorni, associata o meno all’assunzione di vitamina D. Altra causa di ipereccitabilità periferica potrebbe essere una ipoglicemia o un altro disturbo metabolico, ma di solito sono problemi che si possono manifestare già dai primissimi giorni di vita e si sarebbero manifestati sin dalle prime ore dopo la nascita e non soltanto ora.

 

Ritengo, quindi, utile la risposta di queste poche analisi prima ancora della visita neuropsichiatrica che, in realtà, si dovrebbe tradurre in un semplice esame neurologico che tutti i pediatri dovrebbero fare anche perché, in realtà, calcemia, calcio ione ed elettrolitemia sarebbero, penso, la prima cosa che il neuropsichiatra ti richiederebbe.

 

Se, poi, questi lievi e transitori tremori si manifestassero soltanto sotto stimolo, cioè soltanto quando, per esempio, la bimba viene presa in braccio o, in senso lato, le viene cambiata la posizione, oppure viene manipolata per essere cambiata, esclusa la sensazione di freddo pur sempre possibile, la benignità e la transitorietà di questo sintomo sarebbe pressoché assicurata.

 

Un caro saluto, Daniela

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