Togliere il vizio del dito in bocca

  

Buongiorno dottoressa,

sono una mamma di una bimba di 13 mesi. Il mio problema è questo: la mia piccola da quando ha sei mesi non usa più il ciuccio, però al suo posto usa il dito. Come posso fare per togliere questo vizio, visto che il ciuccio non sono più capace di farglielo usare? La ringrazio molto perla sua disponibilità.

Cordiali saluti, Milena.

 

 

 

 

Ciucciare il dito non provoca grosse conseguenze se questa abitudine non si prolunga oltre il terzo anno di vita e soprattutto se il tempo che la bimba passa con il dito in bocca non è eccessivo, cioè se lo fa solo per addormentarsi o quando si sente stanca.

 

Sistemi per evitare che la piccola si metta il dito in bocca si possono sempre inventare (fasciare il dito, spalmarlo di una sostanza amara o di odore sgradevole e via discorrendo), ma di solito sortiscono un effetto solo momentaneo, sono frustranti per il bambino e non risolvono il problema, se un problema vi è, alla radice.

 

Si può tentare di sostituire il dito con un oggetto transizionale di altro tipo come un peluche morbido da tenere vicino, un oggetto appartenente alla mamma, la solita copertina da portare sempre con sé o simili, ma l’abitudine e l’attaccamento all’oggetto transizionale è una esigenza psicologica dei bambini nella fase in cui devono iniziare a separarsi dalla mamma rinunciando al legame esclusivo simbiotico.

 

Il dito in bocca, quindi, così come il ciuccio o qualsiasi altra strategia consolatoria, non sono un vizio da togliere ma, al contrario, una fase di crescita psicologica da capire e da accettare. I bambini equilibrati, qualsiasi sia l’oggetto transizionale da loro scelto come "compagno" in questo viaggio verso l’autonomia, non ne approfittano più di tanto e non lo usano per periodi molto lunghi né in termini di tempo trascorso quotidianamente con esso, né in termini di durata di questa fase transizionale.

 

Quando, a volte, alcuni bambini tendono a prolungare oltremodo l’utilizzo di questa strategia consolatoria, più che impedirlo a tutti i costi con le buone o con le cattive maniere pensando che si tratti di un vizio da "educare" e da eliminare, bisogna riflettere su alcuni bisogni, magari, non soddisfatti del piccolo, su un possibile senso di insicurezza, sulla qualità del legame del bimbo con la madre in particolare (madre spesso assente, madre depressa, madre distratta, madre poco empatica) oppure su un carattere timido introverso e insicuro del bimbo, sul suo bisogno di essere maggiormente ascoltato, sul fatto che si senta solo e via discorrendo.

 

Quindi, nessun timore a priori per il dito in bocca, che la bimba può percepire come il massimo del piacere e della consolazione perché, magari, potrebbe averne fatta esperienza già in utero e potrebbe ritrovare, così, il "paradiso perduto", cioè, succhiandosi il dito, potrebbe rivivere inconsciamente le sensazioni piacevoli delle sue primissime fasi della vita, ma, qualora questo bisogno di ciucciare si manifestasse con insistenza per tutta la notte e per buona parte del giorno, unica possibilità per il palato di deformarsi così come le arcate dentali e non in seguito a ciucciate sporadiche, cercherei di distrarre la bimba con dolcezza quando si mette il dito in bocca, cercherei di coccolarla quando è stanca e sta per addormentarsi, cercherei di farle molta compagnia e di attirare la sua attenzione su qualcosa che possa interessarla e contemporaneamente rilassarla.

 

L’abitudine di ciucciarsi il dito può avere conseguenze solo se troppo prolungata, ma se è troppo prolungata vi è quasi sempre un problema psicologico che la sostiene.

 

Un caro saluto, Daniela

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