Testicolo in alto

Buongiorno Dottoressa,
il mio bimbo di 10 giorni, Enrico, ha un testicolo in alto.
All’ospedale mi hanno detto di aspettare un sei mesi per vedere se scende, nel caso è da operare.
Dato che vivo in Cina, volevo avere un parere da un medico italiano, per la poca fiducia che ho negli ospedali cinesi.
Nel caso di intervento vorrei capire di cosa si tratta e se ci sono dei rischi.

Grazie mille

Francesca




Bisognerebbe conoscere la reale posizione del testicolo ritenuto, se si tratta, cioè, di un testicolo agevolmente palpabile in zona inguinale nel tratto inguino scrotale, quindi un testicolo in posizione piuttosto esterna e bassa che, con la manipolazione, può essere posizionato nella sacca scrotale salvo poi risalire quando lo si lascia libero, oppure di un testicolo ritenuto in addome, non visibile e non palpabile. Nel primo caso si può attendere anche un anno, un anno e mezzo prima di decidere per l’intervento di riposizionamento sperando in una discesa spontanea oppure si può prima tentare con una terapia ormonale che stimoli la produzione di testosterone (ormone responsabile della discesa dei testicoli nello scroto dal 7°-8° mese di gestazione) e, in caso di risultati deludenti o insufficienti, optare per l’intervento chirurgico di orchidopessi. Nel secondo caso, previa ecografia addominale finalizzata al reperimento del testicolo non visibile e non palpabile, difficilmente si potrà sperare in una discesa spontanea o in un risultato soddisfacente della terapia ormonale, pertanto si deciderà per l’intervento senza ulteriori tentativi. In Italia si opta sempre di più per un intervento precoce e siccome, ovviamente, richiede una anestesia generale, si attende almeno che il bimbo pesi attorno agli otto chili per rendere più maneggevole il dosaggio dell’anestetico e anche le manovre operatorie. L’intervento non pone particolari difficoltà tecniche: si tratta di isolare il testicolo assieme al funicolo spermatico e ai vasi sanguigni e di riposizionarlo nella sacca scrotale, di solito fissandolo in una sacca appositamente preparata nel sottocute dello scroto in modo che non sia più possibile la sua risalita. Di solito la degenza è minima, credo due giorni non di più e l’intervento è minimamente invasivo. Il bambino non ne serba memoria data la sua età.

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