Svezzamento all’estero a dieci mesi

 

Gentile Dottoressa,

sono la mamma di Anna, dieci mesi la settimana prossima. Mi trovo in Alabama, US, e sto cercando di seguire le indicazioni per lo svezzamento dei pediatri italiani. Mi trovo però in difficoltà perché non trovo i formaggi "veri", ma solo quelli tipo fusi. Mi chiedevo ad esempio se posso sostituire il formaggino da mettere nella pappa di verdure con i formaggini triangolari tipo Tigre. Cosa ne pensa? Qui è difficile anche trovare il parmigiano che nelle indicazioni dei pediatri si ritrova in tutte le pappe.

Anna é stata sempre allattata al seno. Adesso le sto dando la colazione e la poppata prima di andare a letto. Sento però che ho sempre meno latte, ma Anna rifiuta il latte artificiale. Abbiamo provato diverse marche, lei è curiosa e inizia a ciucciare dalla tazza con beccuccio – mai voluto il biberon! – ma quando capisce cos’è, è la fine!

A merenda mangia molto volentieri lo yogurt per bambini. È corretto dal punto di vista nutrizionale offrirle lo yogurt anche a colazione? Cosa sono le farine lattee? Sa quale potrebbe essere il loro nome in inglese? Possono sostituire un pasto di latte?

Mi sa dare delle indicazioni per capire se il pasto prima di andare a letto (e la poppata notturna, quando c’è) sono per esigenza e per voglia di stare vicino alla mamma?

Ci sembra di capire che a mia figlia piaccia di più fare più pasti leggeri che non meno ma più sostanziosi. Ad esempio spesso preferisce la frutta non subito dopo la pappa ma tra un pasto e l’altro. Ritiene che già a questa età questa cosa possa produrre abitudini alimentari sbagliate?

Anna sta crescendo bene, la mia preoccupazione è che però non so come capire se sta prendendo tutti gli elementi nutritivi di cui ha bisogno, e tra questi il calcio…

La ringrazio molto! Cordiali saluti, Cristina

A 10 mesi un lattante dovrebbe avere nella sua alimentazione quotidiana due pappa salate, cioè brodo vegetale o di carne molto sgrassato, passato di verdure, 40 gr circa di cereali, cioè tre cucchiai se farine precotte e un cucchiaio e mezzo se pastina o semolino da cuocere, un cucchiaino o due di olio extra vergine di oliva e, facoltativo, spesso solo per i bimbi italiani visto che il parmigiano è una nostra eccellenza tipica di cui andare fieri, un cucchiaino di parmigiano.

Noi italiani siamo abituati a considerare il parmigiano grattugiato come condimento della pasta assieme al sugo, ma nella pappa di un lattante alla quale sono già stati aggiunti la carne o il pesce o il prosciutto o i legumi, non sarebbe necessario.

Pertanto, alternato ad altre pietanze, ogni tanto o comunque la sera nella seconda pappa, puoi mettere un formaggino ipolipidico o un formaggino fuso. Se trovi il Tigre andrà benissimo perché privo di fosfolipidi e conservanti, ma ci saranno senz’altro altre marche con simili caratteristiche. La porzione dovrebbe essere 30 gr o anche un po’ di più se ipolipidico. Anche il formaggio tipo quark andrà bene purché magro e senza aggiunta di panna come certe marche.

La farina lattea è un pasto molto pratico e completo, ma un po’ superato a 10 mesi. Essa è costituita da latte magro in polvere di derivazione vaccina , farine precotte di riso o mais o tapioca o altri cerali e zucchero più, a volte, frutta liofilizzata o farine di biscotti. Si tratta, quindi, di un pasto dolce che viene preparato aggiungendo soltanto acqua calda. Per le emergenze può andare bene ma meglio dare due pasti salati, cioè comprendenti carne o formaggio più cereali e brodo, uno yogurt o latte materno di pomeriggio, magari con frutta fresca aggiunta dentro o data a breve distanza, diciamo una mezz’oretta e, la mattina più la sera dopo cena, latte materno.

Se il latte materno scarseggiasse anche di mattina, potrebbe essere sostituito da uno yogurt oppure da una farina lattea,comunque da un pasto dolce o, al limite, se il pediatra che segue la bimba, fosse d’accordo e non ci fossero allergie in famiglia, anche dal latte vaccino fresco intero pastorizzato opportunamente diluito e bollito, almeno per i primi tempi.

Il sapore del latte, qualora non fosse gradito, può essere un po’ modificato aggiungendo orzo in piccole quantità e un cucchiaino di biscotto. La frutta mangiata lontano dai pasti principali va benissimo. Non conosco i nomi inglesi delle farine lattee ma sia dalle illustrazioni sulle confezioni sia dall’elenco degli ingredienti si possono individuare facilmente. Le ditte produttrici sono le solite multinazionali presenti nell’intero globo come Nestlé, Milupa, Plasmon ecc., più o meno fuse tra loro e magari con altri nomi, oppure ditte più piccole con distribuzione più ridotta ma comunque affidabili e anche più economiche.

Un caro saluto, Daniela

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