Streptococco e antibiotico, per quale motivo?

Buongiorno,
mia figlia, 6 anni, ha la scarlattina con tampone faringeo rapido positivo allo streptococco, la pediatra mi ha segnato l’antibiotico augmentin.
Quando la piccola aveva tre anni per un anno a causa di frequenti tonsilliti e tamponi positivi ha fatto tantissimi cicli di antibiotico finendo con la diaminocillina im. Non le dico com’era ridotta la piccola, non cresceva di peso ecc.
Passata l’estate in relativa tranquillità all’inizio della scuola materna di nuovo febbre, mal di gola, tosse e di nuovo prescrizione di antibiotico. Casualmente ho incontrato un’amica infettivologa da parecchi anni e mi ha spiegato che non è necessario fare antibiotici per il tampone positivo quando si ha mal di gola perchè tanto quando ritorna a scuola si riammala; è meglio che si irrobustisca e lo combatta da sola.
Seguendo il suo consiglio la bimba non ha preso antibiotici per due anni anche se aveva mal di gola e tampone positivo, aveva la febbre 2-3 giorni e guariva del tutto in 5-6.
Adesso, dopo un giorno dall’esantema – è quasi scomparso – senza febbre, devo lo stesso dare l’antibiotico?
Mi scusi se mi sono dilungata, grazie per la risposta.

Le tonsilliti e molte altre malattie dovute a batteri guarivano, ovviamente, anche in era pre-antibiotica, ma le complicazioni erano molte di più.
Ora si sa che alcuni ceppi di streptococchi e alcuni soggetti tendono ad avere complicazioni dopo una infezione primitiva da streptococco: essenzialmente nefrite e malattia reumatica.
Nei soggetti predisposti, la malattia reumatica, con le sue relative complicazioni anche gravi come la cardite, è tanto più a rischio di manifestarsi quanto più le infezioni dovute a streptococco, in uno stesso soggetto, sono frequenti e ripetute. E’ questo il motivo per cui i medici temono lo streptococco e si affrettano a volerlo debellare con antibiotici: non è la tonsillite in sè che preoccupa e, al limite, nemmeno la possibilità di una nefrite post-streptococcica, perché questa, benché non auspicabile, solitamente è autolimitante e benigna. Allora, passi una prima tonsillite da streptococco decorsa senza conseguenze e guarita bene anche senza antibiotico, passi una scarlattina, nel tuo caso, mi sembra, piuttosto lieve, diagnosticata, magari, con qualche giorno di ritardo e ora in via di risoluzione spontanea, passi un bambino portatore sano di streptococco, tutte situazioni che possono risolversi anche spontaneamente, ma io non trascurerei una bimba che già dall’età di tre anni ha manifestato la tendenza ad avere a ripetizione patologie dovute a streptococco. Se proprio non vuoi aiutarla con l’antibiotico, almeno controlla le urine e pratica alcune analisi di base per capire come stanno le cose tra una tonsillite e una scarlattina (i soliti emocromo, ves, tas, pcr, immunoelettroforesi, protidogramma, ratest e via discorrendo…). Degli antibiotici spesso si abusa e si fa un cattivo uso, lo ammetto, però da ciò a rifiutarli categoricamente, l’errore sarebbe ancora più grande: l’antibotico, in sè, non ha colpe: sbagliano coloro che lo prescrivono in modo scorretto e, ugualmente, coloro che lo rifiutano categoricamente. La regola è, quindi, quella del buon senso e della ragionevole riflessione, non quella del no o del sì per partito preso.
Un caro saluto,
Daniela

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