Squilibri intestinali dopo gastroenterite

Carissima Daniela,
le scrivo per un problema che riguarda mia figlia Teresa, 25 mesi.
Non so se lo ricorda, ma le avevo già scritto in merito ad una probabile intolleranza di Teresa al latte vaccino, per la quale da marzo 2007 ho iniziato a darle latte di capra (ed eliminato tutti gli altri latticini di conseguenza).
Dal giorno di Natale circa, Teresa ha manifestato i sintomi di un virus intestinale (che nella settimana prima aveva colpito il fratello di 36 mesi con gli stessi sintomi), con diarrea, vomito e un po’ di febbre, per la quale, dietro consiglio della guardia medica,  abbiamo somministrato fermenti (Lactoflorene bimbi), integratori e due bustine di Diosmectal.
Passata la fase "acuta", ora Teresa sta bene, ha ripreso a mangiare, è vispa come solito ma continua ad evacuare feci liquide e tremendamente maleodoranti, una-due volte al giorno.
Vedendo che la cosa non passava, da ieri ho sospeso anche il latte di capra, passando temporaneamente a quello di soia (non riesco ad eliminarlo del tutto, a meno di crisi isteriche da astinenza da latte!).
Ci sono altri rimedi che posso adottare per riportare alla normalità il suo intestino? Dopo quanto tempo devo iniziare a preoccuparmi?
La ringrazio di cuore!
Marika

Cara Marika,
dopo una gastroenterite virale, anche non particolarmente grave, rimangono per settimane squilibri intestinali di vario tipo: squilibrio nel rapporto tra flora batterica "buona", che viene sostanzialmente ridotta dall’infezione virale, e flora patogena, danneggiamento di quello strato di parete intestinale che produce enzimi indispensabili per la digestione, soprattutto assente produzione di disaccaridi e di lattasi, e via discorrendo. 
Perché tutto ritorni nella norma possono passare alcune settimane, a volte mesi, durante i quali è bene stare molto attenti all’alimentazione e somministrare quei fermenti lattici che col tempo ripristinano l’equilibrio batterico (lactoflorene, enterolactis e via discorrendo).
Se le feci sono ancora liquide fai bene a dare latte di soia o anche di riso o di cereali, purché privo di lattosio.
Riduci anche l’introduzione di miele e frutta perché contengono fruttosio che è anch’esso un disaccaride (dai banana e mela e pochi agrumi) e se le feci sono maleodoranti, cioè con un eccesso di flora putrefattiva anziché fermentativa, riduci le proteine animali e i grassi.
La mattina a colazione, quindi, latte di soia o di riso che puoi dolcificare con destrosio, cereali o biscotti secchi con poca marmellata o senza niente; a metà mattina uno spuntino a base di frutta (banana, mela) e cereali; a mezzogiorno pasta asciutta o riso o pastina con patata carota zucchina bieta e volendo legumi purché rigorosamente decorticati e passati col passaverdure per eliminare la cuticola oppure poca carne bianca; pomeriggio latte o yogurt di soia con cereali e la sera carne bianca o pesce con minestrina o verdure lessate e olio extravergine di oliva messo a crudo.
Drastica riduzione dei formaggi, lasciando qualche cucchiaino di parmigiano o caciotta o gruviera, comunque non latticini, come condimento.
Qualora i fermenti lattici non fossero risolutivi, puoi dare il Colopten, che è un insieme di batteri "buoni" normalmente presenti nell’intestino, quindi, ovviamente, non patogeni, ma più completo dei semplici fermenti lattici che comprendono batteri di un solo tipo. Evita l’uovo per alcune settimane. Fai che beva molti liquidi per disintossicarsi e vedrai che fra poco tutto ritornerà nella norma.
Se questo non succede, è bene pensare ad un esame batteriologico delle feci.
Un caro saluto,
Daniela

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