Gentile dottoressa,
il mio bambino di 11 mesi e mezzo che ancora allatto al seno, ha iniziato ad avere un sonno notturno con frequenti risvegli molto ravvicinati tra loro, tra l’altro addormentandosi al seno (ho ripreso a dargli la poppata post cena da quando ho ripreso a lavorare il pomeriggio (lavoro dalle 17 alle 21).
Si riaddormenta solo se lo prendo in braccio. Il fatto è che prima bastava appena sollevarlo, cullarlo un po’ e rimetterlo giù; ora il sonno è leggerissimo, ogni minimo rumore lo sveglia e quando sembra addormentato e stai per rimetterlo giù, scoppia in un pianto disperato, manco fosse un letto di spine.
Non so che fare, il giorno si fa i suoi bei due pisolini, mangia ed è un bimbo allegro e giocoso. Io ho il sospetto che si stia "viziando", ma è talmente dolce e buonissimo come bimbo che vorrei intervenire con dolcezza.
Grazie, Stefania
Probabilmente il bimbo sente la tua mancanza pomeridiana e vuole rifarsi al tuo ritorno. In più, forse, sta iniziando i primi passetti e questa sua nuova avventura gli crea insicurezza, per non parlare dell’eruzione dei dentini che è motivo di fastidi e nervosismo.
Quindi, secondo me, devi avere per un po’ molta pazienza perché il periodo non è dei più facili ed è senz’altro molto più impegnativo dei mesi precedenti. Non devi avere paura di viziarlo continuando ad allattarlo a richiesta se questo lo tranquillizza, soltanto devi essere sempre molto convinta del tuo atteggiamento e molto serena: se senti di farcela, bene, altrimenti, se sei molto stanca, devi avere il coraggio di ammetterlo cambiando un po’ registro con il bimbo, a costo di farlo piangere un pochino.
Devi scegliere tu il comportamento che ti senti di portare avanti con maggiore serenità, perché ora che il piccolo è svezzato, ha più bisogno di una mamma serena che di una mamma che si sforza di fare la mamma perfetta e sempre efficiente anche se si sente molto stanca e questo senza nulla togliere all’importanza che può avere l’allattamento al seno anche nel secondo anno di vita.
Purtroppo, per una mamma, la ripresa del lavoro è un carico di fatica in più, specie se allatta ancora, per non parlare dei sensi di colpa per allontanarsi dal bimbo e anche se i sacri testi parlano dell’importanza dell’allattamento materno prolungato, questa verità a volte confligge con le esigenze della vita e una mediazione è sempre necessaria.
Quindi, se vuoi allattare ancora, non devi fare altro che tenerti il bimbo vicino quando lui lo richiede anche dopo la fine dell’ultima poppata e metterlo nel suo lettino solo quando il suo sonno si fa veramente profondo e senti che tutti i muscoli si rilassano e la sua testina si abbandona sul tuo braccio; ma se questo non avviene, sarai tu a decidere quando metterlo a letto, indipendentemente dai suoi pianti, stando un po’ vicina a lui, cullandolo, ma senza più prenderlo in braccio una volta messo a letto. Sarà dura ma si abituerà. Se non hai questo coraggio, rimanda ogni decisione fra alcuni mesi e lascia che sia il bimbo a dettare i ritmi.
Un caro saluto, Daniela