Sinechia delle piccole labbra

Gentile dottoressa Daniela,
sono il padre di una bimba di 8 mesi.
All’età di sei mesi durante la visita di controllo la pediatra le ha riscontrato una sinechia delle piccole labbra.
Dapprima ci ha consigliato di applicare Fitostimoline crema e di praticare una sorta di ginnastica per tentare di scollare l’aderenza, ma senza alcun risultato.
Poi ci ha prescritto l’applicazione di Colpogin, una crema agli estrogeni, sempre associata al solito massaggio per circa 15 giorni.
Anche questa volta i risultati hanno tardato a manifestarsi ed io e mia moglie non siamo capaci di forzare troppo per paura di procurare dolore alla piccola.
Nel frattempo durante una visita ginecologica mia moglie ha accennato il problema al suo ginecologo che le ha vivamente consigliato di sospendere le applicazioni con il Colpogin o con qualunque altra crema agli estrogeni o al cortisone ma piuttosto di effettuare uno scollamento meccanico della sinechia. Lei cosa ci suggerisce?
La manovra può procurare traumi alla bambina o fastidi durante la minzione?
E una volta scollata potrebbe recidivare?
La ringrazio per il tempo che vorrà dedicarmi.
Cordiali saluti
Nico

La sinechia delle piccole labbra non è un fatto raro nelle bambine, soprattutto molto piccole, sotto i sei anni.
A volte il problema si risolve solo alla pubertà, sotto l’influsso dell’iniziale produzione di estrogeni e dell’abbassamento del pH vaginale tipici dell’età dello sviluppo.
Quando la bambina è molto piccola, l’epitelio vaginale è immaturo, più sottile e formato solo da pochi strati di cellule appiattite. È quindi molto fragile e piccole abrasioni o sfregamenti possono creare delle microlesioni non visibili ad occhio nudo che esitano in altrettanto minuscole cicatrici.
Essendo le piccole labbra sempre tra loro affiancate o sovrapposte, l’epitelio può cicatrizzarsi saldandosi nel punto di contatto, formando così la sinechia.
A volte, però, le bambine nascono con la saldatura delle piccole labbra. L’unico inconveniente che può porre questo problema è il ristagno delle urine all’interno della vagina se il punto in cui le piccole labbra non sono saldate tra loro fosse molto piccolo, dell’ordine di pochi millimetri, meno di un centimetro intendo.
In questo caso ci sarebbe il pericolo di infezioni per parziale ristagno di urina durante la minzione e sarebbe fortemente consigliato lo scollamento.
Altrimenti si può tranquillamente aspettare che il tempo aggiusti ogni cosa per via naturale: quasi mai è necessario aspettare la pubertà, di solito dopo i sei anni il problema si risolve, se non prima.
Ad ogni modo la terapia locale a base di pomate agli estrogeni non è poi così pericolosa. L’ipotesi di un assorbimento dell’ormone per via transcutanea esiste ed è per questo motivo che la pomata va applicata con cicli di massimo dieci giorni eventualmente ripetibili dopo non meno di tre settimane, un mese, possibilmente per non più di tre-quattro volte.
Bisogna però applicarla tutti i giorni, un centimetro circa di pomata spalmata sulle piccole labbra. Di solito, con modalità e costanza di applicazione adeguate la terapia è efficace.
Dopo 10 gg si può tentare lo scollamento manuale in modo molto delicato: è bene che lo faccia il medico perché i genitori, di solito, non hanno il coraggio, anche se il gesto deve essere delicato e non bisogna forzare.
Quando le piccole labbra si scollano, da sole o in seguito allo scollamento manuale, si applica per tre giorni una pomata antibiotica e tutto finisce lì.
Se dopo tre cicli di terapia non si riescono a scollare in modo delicato si desiste e si riprova magari dopo alcuni mesi ma, ripeto, se non vi è arrossamento o qualsiasi altro sintomo che faccia supporre una infezione vaginale o una cistite, le piccole labbra possono tranquillamente essere lasciate così come sono.
La forzatura non ha senso anche perché, e questo solo il pediatra o il ginecologo possono valutarlo, può non essere una semplice sinechia ma un setto vaginale: in tal caso la sua rimozione non può che essere chirurgica e la terapia a base di estrogeni assolutamente inutile.
Gli estrogeni non fanno altro che maturare l’epitelio vaginale rendendolo più spesso, un po’ meno elastico e resistente alla manovra di allargamento: questo favorisce lo scollamento spontaneo o manuale senza importante resistenza da parte dei tessuti.
Il cortisone non ha molto senso perché la manovra deve essere delicata e non traumatica perciò non si dovrebbe causare infiammazione.
Una volta scollate manualmente, le piccole labbra possono saldarsi di nuovo perché l’effetto degli estrogeni è transitorio e, non applicandoli più, l’epitelio torna ad essere sottile e fragile come prima, nuovamente soggetto a microtraumi, microlesioni e aderenze.
Che fare allora? Agire solo se il foro lasciato dalle piccole labbra è minuscolo, se la mucosa che si vede o si intravede al di sotto è spesso arrossata e se l’urina ristagna in vagina diventando fonte di irritazione e probabile infezione oppure se il punto di saldatura delle piccole labbra è sottile come un velo e dà l’idea di essere facilmente scollabile.
In caso contrario, il ginecologo può fare diagnosi differenziale con un setto vaginale, secondo e ultimo motivo per intervenire su questo problema.
Spesso però, se le aderenze si riformano, è segno che la pomata non è stata applicata in modo corretto: o troppo poca ogni volta oppure, a causa dei cambi e della pulizia frequente che necessita una bimba di pochi mesi, non è stata sufficientemente a lungo a contatto con la pelle.
Per questo si consiglia una applicazione serale, all’ultimo cambio e una la mattina oppure in un’ora del giorno in cui non è solita urinare spesso.
Un caro saluto,
Daniela Sannicandro

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