Scarlattina complicanze di una diagnosi ritardata

Salve, le scrivo in quanto sono molto preoccupata per la salute di mio figlio di 3 anni.
Mercoledì ho effuato al mio bambino un tampone faringeo a causa di ricorrenti laringiti nelle ultime settimane. La stessa sera ha iniziato ad avere febbre max 38,5 ed otalgia che abbiamo trattato con lonarid e tachipirina.Già il giorno dopo la temperatura si è mantenuta sempre sui 37,3 ma la sera sono comparse bollicine rosse dai piedi fino alle ginocchia, quindi ho controllato la lingua ed aveva una patina bianca. Già il giorno seguente l’esantema, rimasto confinato solo alle gambe (sul viso solo 3 puntini)andava scomparendo per poi esaurirsi completamente in serata.
Avendo avuto solamente oggi, quindi dopo ben 7 giorni dall’inizio dei sintomi, i risultati, positivi per lo streptococcus pyogenes ed avendo pertanto iniziato la terapia antibiotica con Augumentin solamente stasera, è possibile che mio figlio abbia complicanze cardiache o renali?Sono preoccupata perché nei giorni di febbre la frequenza dei battiti mentre dormiva era sui 120 al minuto e non so se sia normale (come spero in caso di febbre)o se già manifestava sintomi cardiaci…
Ora dorme e la sua frequenza cardiaca varia tra i 95 e i 100 battiti al minuto.
Mi scuso per la mia apprensione ma ho letto cose che mi hanno spaventata!





Io credo che tu pssa stare tranquilla: la scarlattina è caratterizzata da un esantema che inizia al volto e solo successivamente si diffonde al tronco e agli arti, contrariamente a quello che è successo al tuo bimbo. Per di più inizia con febbre e mal di gola che non durano così poco. La patina bianca sulla lingua, pur essendo caratteristica di molte infezioni da streptococco, può manifestarsi anche in caso di disidratazione (frequente nei bambini con febbre e che mangiano e bevono poco a causa di un malessere). Allora cosa si può ipotizzare? Vista la positività del tampone per streptococco piogene, il piccolo potrebbe avere avuto la cosìdetta scarlattinetta, una forma più lieve della scarlattina sempre dovuta allo streptococco. In questo caso, la possibilità che la malattia possa dar luogo a problemi renali è remota, decisamente inferiore alla possibilità che la scarlattina classica possa dare queste conseguenze. Tra l’altro, la nefrite post streptococcica è solitamente benigna e autolimitante, cioè guarisce da sola. E’ bene, comunque, somministrare antibiotici idonei sia in caso di scarlattina certa che in caso di scarlattinetta perché entrambe sono malattie dovute allo streptococco. L’antibiotico può essere utile anche se viene iniziato dopo qualche giorno dall’inizio della malattia. Per quanto riguarda le conseguenze cardiache che possono seguire una infezione da streptococco: esse sono rare ma possibili. Si tratta, però, di una manifestazione di tipo tossico e non immunologico, cioè una eventuale complicanza cardiaca post streptococcica sarebbe dovuta all’azione tossica di quella particolare tossina presente nel determinato ceppo di streptococco piogene sul miocardio. La probabilità che si verifichi una complicazione del genere è stimata attorno al 2-3 per mille casi di scarlattina accertati. In alcuni bambini predisposti, inoltre, è possibile che una infezione streptococcica – non per forza la scarlattina – dia come complicanza la malattia reumatica o la nefrite. Ma deve trattarsi di un ceppo di streptococco nefritogeno oppure lo streptococco deve infettare un soggetto predisposto alla malattia reumatica in quanto si tratta di complicanze di tipo autoimmune e non di tipo tossico. Anche in questi casi, la somministrazione di antibiotico idoneo, anche se ritardata di alcuni giorni, può essere utile per scongiurare tali conseguenze in quanto l’antibiotico favorisce e accelera l’eliminazione del batterio dall’organismo dando ad esso meno tempo, quindi meno possibilità di formare anticorpi antistreptococco che, unendosi alle frazioni antigeniche del batterio, formano i complessi antigene-anticorpo responsabili dei danni tessutali dei vairi organi interessatidal processo autoimmune. E’, infine, possibile che il tuo bimbo, pur avendo lo streptococco in gola, non abbia avuto la scarlattina ma un esantema di altra natura: per esempio la sesta malattia che può anche iniziare con macchioline alle estremità e non al viso che si estendono, poi, altronco e al resto del corpo scomparendo in due o tre giorni. In questo caso l’esantema sarebbe virale e si sarebbe manifestato in un bambino contemporaneamente portatore sano oppure malato di una semplice faringotonsillite streptococcica: una pura coincidenza. Per capirlo con certerzza bisognerebbe avere visto l’esantema di persona sia all’inizio che nella sua evoluzione.

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