Risvegli notturni e carenza di ferro

 

Gentilissima dottoressa,

ho letto più volte nelle sue risposte che spesso il sonno agitato può essere sintomo di carenza di ferro.

In realtà mia figlia – che non è stata mai una grande dormigliona, anche per i problemi di reflusso, per la cura dei quali attualmente sta prendendo il Noremifa – ultimamente la notte si sveglia continuamente, senza piangere e spesso sta sveglia anche per 2/3 ore agitandosi nel letto, come se non trovasse pace.

Visto che è nata pretermine, alla 34esima settimana e che da qualche giorno mia madre mi ripete di vederla un po’ pallida, mi è sorto il dubbio sulla probabile esistenza dell’anemia.

Attualmente ha 11 mesi e la sua alimentazione è abbastanza completa. Fa due pappe al giorno, al mattino Humana 2 (7 misurini) con baby colazione e alle 17 merenda con yogurt. È alta 72 cm e pesa 8,500 kg (alla nascita pesava 2kg).

Solo attraverso le analisi si può riscontrare la carenza di ferro? Mi consiglia di cambiare latte?

Grazie

Anemie importanti si possono evidenziare anche dal pallore delle mucose, sclere, labbra, polpastrelli delle dita specie quando si stringono fra le dita per ridurre la circolazione sanguigna, oltre che della cute, ma frequenti sono le anemie sub cliniche che non danno sintomi apparenti.

I disturbi del sonno, poi, oltre ad una certa familiarità, all’intolleranza al latte, al reflusso, ad infezioni sub cliniche come otiti o infezione alle vie urinarie, possono essere dovuti a carenza di ferro.

Di solito sarebbe buona norma praticare un emocromo con sideremia, specie nei prematuri, nei periodi di forte crescita, specie in altezza. Parlane, quindi, con il tuo pediatra prima di decidere benché, come ripeto, il sonno agitato di un bambino piccolo può avere mille cause.

Un caro saluto, Daniela

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