Gentilissima dottoressa,
so che anche questa volta mi potrà essere d’aiuto, siamo sull’orlo della disperazione, da 15 giorni il mio bimbo che ha 12 mesi e mezzo, ha risvegli notturni anche 4 /5 volte a notte, tipo mezzanotte, all’una alle tre e alle cinque, per poi continuare a dormire anche fino alle nove e mezza del mattino.
Sono risvegli che iniziano con una lamentela e proseguono con un pianto disperato, e se siamo fortunati, basta ridargli il ciuccio, oppure continua a piangere per anche un’ora di fila, devo prenderlo in braccio cullarlo e a quel punto stremata e stremato si addormenta nel lettone. Invece di progredire, stiamo tornando indietro, dormiva di più quando era neonato e magari doveva fare una poppata notturna….
Da cosa dipendono questi risvegli frequenti? Per i denti? Ne ha 12, inclusi i premolari, quindi dovremmo stare a posto per un pò, può soffrire di reflusso ma non ha ne mai sofferto?. Lavoriamo a tempo pieno e non riusciamo più a riposare, consideri che in precedenza dormiva più o meno tutta la notte con uno o 2 risvegli notturni.
Grazie!!!!
Serena
Cara Serena,
se non ci sono intolleranze a qualche nuovo alimento introdotto di recente, come potrebbe essere il latte vaccino che di solito si introduce attorno all’anno di età, il reflusso può sempre essere tenuto presente anche se non ha dato sintomi nei mesi precedenti; delle volte può essere molto lieve tanto da non dare sintomi particolari ma aumentare in situazioni di stress o di tensione emotiva. Un bambino emotivo e particolarmente sensibile può attraversare un momento dificile quando inizia a camminare e si stacca dalla mamma, quando viene inserito al nido, quando la mamma torna al lavoro, quando viene affidato ad una persona che all’inizio non conosce e così via.. Può anche avere un’otite sub clinica che non gli dà febbre e gli procura dolori solo di notte, in posizione sdraiata, può avere il nasino chiuso e respirare male di notte durante alcune fasi di sonno profondo e a volte anche una infezione delle vie urinarie. Tutte le ipotesi cliniche vanno valutate ed eventualmente escluse una ad una dal pediatra che lo segue; se si possono escludere tutte, non restano che i problemi psicologici: per questi ci vuole una santa pazienza, un’attenta indagine chiedendo ai tuoi genitori e ai tuoi suoceri come dormivate da piccoli tu e tuo marito alla stessa età del bimbo, la valutazione del comportamento del bimbo quando piange e strilla di notte (se si sveglia completamente, se è molto agitato e sudato, se non ha più questi risvegli quando dorme vicino a te e così via), del comportamento del bimbo quando è all’asilo, se lo frequenta e la presa in considerazione di farvi aiutare dal nopron per un po’ di tempo, sempre se anche il pediatra che segue il bimbo è d’accordo visto che il medico non dovrebbe mai dare consigli senza conoscere il paziente a fondo.
Un caro saluto,
Daniela