Rircomparsa dei risvegli

Salve Dottoressa,

la disturbo per un consiglio in merito a un disturbo del sonno di questo periodo.
Premetto che il bambino dalla nascita fino all’anno ha sempre avuto risvegli notturni, 5 o 6 in media. Nonostante questo, dall’età di due mesi dorme nel suo lettino in cameretta. E la cosa è stata acquisita, tanto è vero che se solo proviamo a dirgli di venire nel lettone con noi ogni tanto, ci dice chiaramente NO.  

Dall’età di un anno, come per incanto, ha iniziato a dormire tutta la notte senza risvegli.  Ha compiuto da un paio di mesi due anni e ho notato che nell’ultimo mese circa, ricomincia a svegliarsi, un paio di volte o 3 ogni notte. Parecchie di queste volte, il pianto dura una trentina di secondi, poi finisce. A volte invece mi chiama e si rimette a dormire solo quando mi vede.  Lo sento che parla, che "litiga" in questi momenti con qualcuno o qualcosa. A volte lo trovo al mattino sottosopra, come se avesse fatto la lotta!  Patisco un po’ questa situazione, soprattutto perché ho sempre dedicato attenzione alla messa a letto. Da quando ha iniziato a "capirmi" gli leggo le favole (ad hoc – Le storie della buona notte di Mamma OCA- per nulla "violente" ). Lo coccolo accarezzandogli il sederino come lui mi chiede. E lì per lì sembra addormentarsi sereno.
Inoltre, dopo un’influenza lunghissima di quasi un mese, e la conseguenza assenza dall’asilo, abbiamo difficoltà al momento del distacco al nido. Non aveva mai manifestato disagio, ora lo lasciamo che piange o che mi chiede di rimanere con lui. Potrebbe essere qualcosa di "mal vissuto" all’asilo e che si porta a casa rivivendolo nei sogni, o èuna fase normale di questa età?  Grazie mille

Una malattia lascia sempre una sensazione di disagio e di insicurezza nel bambino che l’ha vissuta, quindi potrebbe avere il suo peso nel comportamento attuale. Se è stata lunga, poi, avrà senz’altro creato una nuova abitudine di restare a casa coccolato e la ripresa della vecchia routine diventa ancora più difficile. Da come mi descrivi il comportamento del bimbo, fatico a pensare che abbia degli episodi di pavor notturno e per quanto riguarda un vissuto negativo dell’asilo, non ti resta che parlare con le insegnanti e con le altre mamme di bambini che frequentano lo stesso reparto per farti una idea, così come sarebbe bene che tu cercassi sempre di farti raccontare tutto dal piccolo, compatibilmente con le sue capacità comunicative.

Giocando assieme a lui potrai capire, o almeno tentare di capire se subisce qualche prevaricazione o qualche prepotenza da un coetaneo o se viene mal sgridato da un adulto (osserva se tende a sbattere i giochi tra loro, a strapparti dalle mani un gioco o qualsiasi altro comportamento che prima non aveva). Dopo alcune settimane di osservazione potrai chiarirti le idee e nel frattempo il bimbo potrà nuovamente abituarsi all’asilo dopo la lunga assenza.

Un caro saluto, Daniela

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