Ripresa del lavoro e distacco dalla mamma, quando è meglio?

Salve,
tra pochi mesi dovrò rientrare a lavoro dopo la maternità e il bambino sarà affidato ai nonni per un primo periodo, dopodiché farò l’inserimento in una ludoteca.
Pensavo di aspettare almeno quattordici mesi di vita del piccolo per farlo andare alla ludoteca.
Quando, secondo Lei, è più indicato abituare il bambino a restare con i nonni o comunque lontano dalla mamma per parecchie ore consecutive?


Se una mamma potesse scegliere, non lascerebbe mai il suo bimbo, o almeno, non fintanto che non si rende conto che è il bambino stesso a volersi staccare un po’ dalla mamma perché già autonomo per affrontare nuove esperienze. Quindi, il distacco della mamma dal bambino (o viceversa), almeno fino al primo anno, dovrebbe non esserci. La fine dell’allattamento al seno e lo svezzamento con quattro pasti al giorno sono un valido spartiacque, ma se questo coincide con la crisi dell’ottavo mese, quando il bambino inizia a distinguere la differenza tra la mamma come oggetto unico e irripetibile di amore e tutte le altre persone per le quali dimostra ora (cosa che non aveva fatto prima) rifiuto, paura se non una vaga ostilità, meglio sarebbe abituare il bambino gradatamente al distacco dalla mamma o prima di questo periodo o dopo.
Solitamente, però, prima vanno per qualche ora con una persona diversa dalla mamma, prima si abituano e anche più facilmente, purché il distacco non duri che mezza giornata perché oltre questo tempo la capacità di sopportare la frustrazione della lontananza si affievolisce.
Quindi, potendo scegliere ma non potendo fare a meno di tornare al lavoro con un lungo orario, meglio abituare il bambino gradatamente già dal quinto mese, quando le poppate sono un po’ distanziate ma sempre occupandosi personalmente dello svezzamento, se possibile.
Una volta svezzato, il bambino potrà restare coi nonni per periodi sempre più lunghi e, arrivato agli otto, nove mesi, sarà già abituato a loro tanto quanto è ormai abituato a te. Un distacco brusco e subito prolungato proprio verso gli otto, nove mesi, è la scelta meno corretta quando si può optare per una soluzione diversa.
Dall’ottavo, nono mese in poi, un distacco non preparato in anticipo potrà risultare sempre piuttosto traumatico anche se il vero e proprio periodo di simbiosi con la madre può essere terminato. Tutto dipende, comunque, dal carattere del bambino, dall’equilibrio e la serenità che avrai saputo infondergli e dalla delicatezza ed empatia dei nonni o delle figure di accudimento.
Un caro saluto,
Daniela

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