Rigurgiti o RGE?

 

Buongiorno dottoressa,

volevo ringraziarla per tutti i consigli veramente utili che mi ha dato finora e farle ancora una volta una domanda.

La mia bambina di 5 mesi da quando è nata ha sempre rigurgitato moltissimo. Per spiegarmi meglio, dopo il ruttino e fino alla poppata successiva mi rigurgita a volte poco ma a volte mi bagna bavaglini interi o addirittura il pavimento di latte.

Il quesito alla mia pediatra l’ho già posto, ma oltre a non avermi dato molto peso, non mi ha dato nemmeno una risposta al problema lasciandomi in sospeso. La mia paura non è il rigurgito, ma se dovesse soffrire di reflusso perché a quel punto la curerei per quello che ha.

La volta scorsa le avevo chiesto quali potevano essere i motivi per cui la bambina mi inarcava la schiena quando mangiava e lei mi aveva accennato che poteva essere reflusso. A questo punto mi chiedo qual è la differenza tra il rigurgito e il reflusso? Sicuramente ci saranno dei sintomi per capire…

La mia bambina nonostante rigurgiti molto (non a getto ma lo fa come se il latte venisse su da solo) è sempre cresciuta bene di peso (detto dalla pediatra). Di notte in genere dorme (tranne magari qualche volta che è un po’ irrequieta, ma capita di rado). Dopo la poppata qualche volta piange e a volte mi inarca la schiena mentre mangia, ma rispetto a quando le ho scritto che lo faceva ogni giorno, adesso lo fa solo ogni tanto.

Mia figlia beve ad ogni poppata 180 gr. di Mellin 1. All’inizio avevo pensato che fosse troppo il latte ma la bambina lo beve tutto e io non l’ho mai sforzata. A questo punto le chiedo se fosse reflusso c’è qualche esame per diagnosticarlo?

I rigurgiti invece fino a che mese li hanno i lattanti? Può essere veramente che io gli dia comunque troppo latte anche se lo beve?

Grazie come sempre, Silvia

Alla nascita e nei primi mesi di vita, soprattutto quando i bambini hanno una alimentazione quasi esclusivamente liquida e stanno quasi sempre sdraiati, cioè nei primi sei, otto mesi di vita, i rigurgiti sono evenienza molto frequente e dipendono, ovviamente, dalla risalita di una certa quantità di latte o di altro alimento dallo stomaco fino alla bocca per poi o fuoriuscire o essere nuovamente deglutita: tale risalita facile è dovuta ad una relativa immaturità del cardias che è quella porzione dell’esofago che si congiunge con lo stomaco dove sono presenti fasce muscolari che dovrebbero rilassarsi ed aprirsi quando il boccone o il sorso di cibo liquido viene ingerito e deve arrivare allo stomaco mentre dovrebbero contrarsi dopo per evitare, appunto che il cibo arrivato allo stomaco possa risalire nuovamente in esofago, sia a causa dei movimenti del corpo, che della posizione sdraiata o semplicemente a causa delle normali onde peristaltiche

dello stomaco che servono per fare progredire il contenuto gastrico verso il duodeno o di una aumentata pressione endoaddominale come può avvenire, per esempio, durante il pianto o in caso di tensione e infiammazione cronica dell’intestino o semplicemente per motivi di stress e tensione psichica.

Nei bimbi piccoli la chiusura a valvola del cardias non è totale e la risalita del contenuto gastrico in esofago se non in bocca è la norma, quindi si può dire che un certo grado di reflusso gastroesofageo è fisiologico; questo reflusso può manifestarsi con rigurgiti evidenti oppure può essere asintomatico se il cibo "reflussato" in esofago non è molto e non risale sino alla bocca.

Ma un conto è il reflusso gastroesofageo che, visto che è considerato fisiologico nei primi mesi, non richiede nessuna cura particolare a meno che non induca con tale frequenza vomiti e rigurgiti da impedire al bambino di assimilare una corretta quantità di alimento e di crescere come si desidera e un conto è la malattia da reflusso gastroesofageo che non è altro che una esofagite peptica, cioè una infiammazione della mucosa dell’esofago costantemente irritata dall’acidità dei succhi gastrici che risalgono in esofago.

La mucosa dello stomaco, infatti, è preparata a sopportare l’acidità dei succhi gastrici, ma non la mucosa dell’esofago che, quando si infiamma, procura dolori e bruciori come le gastriti e tutti i sintomi che manifestano i bambini come pianto, irritabilità, salivazione imponente, agitazione notturna, ecc., oltre ai vomiti e ai rigurgiti che possono, comunque, anche non essere presenti.

Allora, mentre il rigurgito o i rigurgiti, di per sé, se non danno troppi fastidi e non impediscono al bambino di crescere regolarmente di peso, non sono considerati patologia e non si curano se non al momento opportuno, magari addensando un po’ il latte se il bimbo è allattato artificialmente con amidi vari, ma non prima del terzo, quarto mese di vita, la malattia da reflusso, cioè l’esofagite peptica, si deve curare con antiacidi perché se non si rimedia all’infiammazione continua della mucosa esofagea, oltre ai continui fastidi espressi dal bambino, il reflusso stesso tenderà a continuare se non addirittura ad aumentare per una costante e progressiva riduzione di funzionalità del cardias.

Quindi, in presenza di un bambino che rigurgita spesso, bisogna capire se alla base di questi rigurgiti vi è anche una malattia da reflusso o soltanto un reflusso fisiologico o parafisiologico.

Se i rigurgiti sono un sintomo isolato, cioè non sono accompagnati da pianto, dolore, ipersalivazione, tossetta, agitazione del bambino e non impediscono al bimbo di crescere regolarmente di peso, solitamente non si ha fretta di curarli, ma se i rigurgiti sono accompagnati da una sintomatologia di vario genere riconducibile ala malattia da reflusso, allora si, bisogna curare la malattia da reflusso con antiacidi e, magari, se l’età del bambino lo permette, bisogna svezzarlo per ridurre la quantità di alimento liquido della sua alimentazione o di aggiungere addensanti al latte artificiale.

La diagnosi di malattia da reflusso e la diagnosi differenziale con un semplice reflusso benigno è prettamente clinica e non servono indagini strumentali particolari per capirlo. Se la tua bimba, oltre ai rigurgiti spontanei, ha anche dolori, agitazione durante e subito dopo la poppata, ipersalivazione, una tossetta insistente con o senza catarro, sonni agitati con frequenti risvegli, inarca la schiena dopo pochi minuti che prende il latte, io penso che la malattia da reflusso sia ipotizzabile e un antiacido sia da prescrivere, ma se presentasse soltanto rigurgiti senza fastidi e crescesse bene di peso, io non farei nulla se non aggiungere addensanti al latte e svezzare la piccola.

Un caro saluto, Daniela

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