Rifiuto del seno e nuovo menu a 10 mesi

Gentilissima dottoressa,

avrei bisogno di consigli sull’alimentazione della mia bambina ora che non vuole più il mio seno…e anche di un incoraggiamento psicologico per me!

Ho sempre desiderato allattare la mia bambina, sapendo quanto fosse importante per la sua salute, e proseguire con 1-2 poppate fino all’anno di vita, per smettere poi gradualmente.

Ma ho subito avuto dei seri problemi di ragadi: l’attaccavo con un dolore terribile, mi tenevano ferma due persone per riuscirci, tutti gli "esperti" mi dicevano di smettere, ma io non mi sono arresa e, dopo due mesi di sofferenze, con l’aiuto di mia cognata e della LLL, grazie ai loro consigli su come posizionare correttamente la bambina, in una settimana le ferite si sono chiuse da sole, e ho potuto finalmente allattare con gioia!

A 4 mesi, di nuovo un errore nel posizionamento mi ha procurato vesciche che la bambina, succhiando, mi ha asportato di netto, e una mattina l’ho allattata a sangue! Ho risolto e ho continuato ad allattare godendomi la serena intimità di quei momenti che mi legavano a mia figlia in modo unico e speciale. Da 6 poppate, sono passata gradualmente a 3, man mano che introducevo i pasti dello svezzamento. La bimba cresce bene.

Lunedì mia figlia ha compiuto 10 mesi, ha preso regolarmente le due poppate del mattino, ma a merenda, mi ha morso il capezzolo, ha iniziato a piangere, girando dall’altra parte la testa e respingendo il seno con le mani.

Stava giocando e mia madre le aveva dato un tozzo di pane da succhiare, dato che non ha mai voluto il ciuccio e non le ho mai dato il biberon (beve dal bicchiere), e quando ha la smania dei denti (ha già gli 8 incisivi) morde tutto! Sono rimasta male, ho pensato ad un po’ di nervosismo.

Le ho dato la frutta e ho rimandato tutto alla poppata del mattino dopo…che non c’è mai stata! Infatti la mia bimba continua a rifiutare il seno, ma beve con il cucchiaino il poco latte che mi spremo per evitare ingorghi.

Ho saputo che io ho fatto la stessa cosa, all’improvviso, senza un motivo apparente, a 5 mesi, e mio marito a 7, quindi dovrei accontentarmi, pensare che la mia bimba è diventata grande… ma per ora mi sento triste, rifiutata, come se si fosse spezzato ora il cordone ombelicale speciale che ci univa.

Volevo allattarla fino all’anno, almeno, ma lei non me lo permette, ho paura che non assuma abbastanza calcio, ho il seno dolorante!

Il pediatra dice che potrei tirarmi il latte, ma sento che sarebbe "contro natura", e che sia più giusto darle il latte vaccino. Oggi le ho dato 50 gr di latte vaccino parzialmente scremato con 150 gr di acqua, scaldato. Ne ha preso solo 70-80 gr circa, di mala voglia, con il cucchiaino. Prima, le ho dato 15-20 gr del latte che mi ero spremuta dal seno, che ha gradito di più.

Sento di aver bisogno del suo aiuto prezioso per riorganizzare i pasti della bimba.

Posso darle un po’ del mio latte spremendolo? Lo conservo qualche ora in frigo. Quello che mi sono spremuta questa notte era di un leggero color verdastro, è normale o è cattivo?

Il latte vaccino è meglio intero o parzialmente scremato, scaldato o bollito, quanto? Con zucchero o miele (e quanto) per farglielo piacere? Quanti biscotti oro saiwa, oppure fette biscottate integrali dovrebbe mangiare a colazione e nell’arco della giornata?

Le piace sgranocchiare un po’ di pane, anche per sfogare "la smania dei denti", mi sembra, ma quanto posso dargliene ed è male dargliene anche tra i pasti per sostituire oggetti di gomma?

Non le ho mai dato né omogeneizzati né liofilizzati. Mangia frutta fresca, anche polpa d’uva e di fichi. Nella pappa uso carne cotta e frullata, semolino o pastina, colato vegetale olio e parmigiano. Mangia stracchino, ricotta, yogurt Yomo alla frutta, verdure a puré o a pezzettini anche se non ne è entusiasta, pesce (fresco, ma più spesso merluzzo congelato, cotto in poca acqua poi frullato). Mi consiglierebbe un menù tipo, con dosi e metodi di cottura? Quali e verdure mettere nel colato?

I legumi li cuocio nel colato, li passo, e metto due cucchiai di questa purea nella pappa. È corretto? Oppure andrebbero cotti a parte buttando poi l’acqua? Quando potrò frullarli unendo le bucce?

Il pesce e il formaggio li ho introdotti da soli, con un contorno a parte di verdure. Ora che ama sgranocchiare è il caso, a volte, di darle da sola anche la carne, frullata grossolanamente facendo delle polpettine, o cotta al forno con un po’ di pane (gratinata)? Che "ricette" posso introdurre?

Quando e come introdurre pastasciutta, pomodoro, uovo, carne di maiale e prosciutto crudo?

Mi scusi per la prolissità ma avevo bisogno anche di sfogarmi un po’!

Grazie di cuore per la pazienza di leggere questa lettera e per il suo aiuto.

Elisabetta74


La tua bimba ha quasi un anno, ha fatto esperienza, credo, in modo positivo, di altri sapori e di altre consistenze di cibo, sicuramente gattona già se non addirittura muove i primi passetti: ciò vuol dire che è ormai rivolta verso il mondo e non più solamente verso se stessa e il seno di mamma come naturale prolungamento del suo se.

Inoltre, nel periodo della dentizione, oltre all’istinto di mordere per massaggiarsi le gengive doloranti o irritate, vi è il piacere sadico di divorare quello che finora era sempre stato l’oggetto principale del suo amore.

Tutto rientra nel normale processo di evoluzione dell’affettività di un bambino. Solo mangiando l’oggetto d’amore la bimba lo sentirà dentro di sé e solo sentendolo dentro di sé avrà la sicurezza necessaria per affrontare le piccole e grandi inevitabili paure suscitate dallo spirito di intraprendenza che la porta a sperimentare il mondo.

D’altra parte, se le pulsioni infantili non si esprimessero anche in questo modo, verrebbe a mancare la voglia di mordere e di masticare e sarebbe molto difficile convincere un lattante a staccarsi dal seno per alimentarsi diversamente.

Quindi, chi in modo più eclatante, chi in modo più graduale, tutti i bambini, a un certo punto della loro maturazione, tendono a voler divorare e tiranneggiare la madre per andare oltre e superare un precedente modello di libido e di attaccamento ormai obsoleto e poco funzionale al momento che stanno vivendo.

La madre tende a considerare questo cambiamento di atteggiamento come un rifiuto e spesso ne soffre così come soffre quando capisce che è ora di iniziare a staccarsi un po’ dal proprio bimbo e da tutti i momenti idilliaci che gli ha regalato sin ora con l’allattamento e con l’esperienza di questa particolare fusione totale o simbiosi tra loro due che solo i primi mesi di vita e l’allattamento al seno sanno regalare.

Cara Elisabetta, è finita anche la seconda parte della tua gestazione, la famosa esogestazione, che ha più o meno la stessa durata della gravidanza ed è ora di cominciare una terza fase: la tua bimba ti sta chiedendo di fare la mamma in un altro modo, non ti sta rifiutando, tutt’altro. Vedrai che sarà comunque molto interessante ed altrettanto gratificante: più completo,direi e anche più impegnativo, ma ne varrà la pena.

È il prezzo che ogni mamma deve pagare per avere la soddisfazione e la gratificazione di vedere il proprio figlio crescere,non solo in peso e in salute, ma anche in intelligenza, equilibrio ed intraprendenza. I parametri per i bilanci di salute sono, quindi, ormai, diversi dai precedenti e molto più complessi.

Prolungare eccessivamente la simbiosi stretta dei primi mesi non è più funzionale all’espansione vitale e psicologica della bimba e creerebbe una eccessiva e incatenante dipendenza che si tradurrebbe in nevrosi, capricci e altre manifestazioni caratteriali molto fastidiose di cui saresti la prima a lamentarti.

Il fatto di non avere vissuto sempre al meglio l’esperienza dell’allattamento ti porterebbe, inconsciamente, a volerlo prolungare in modo da esaurire l’esperienza con un buon ricordo, ora che finalmente le cose stanno andando meglio, però, nel frattempo, la bimba è cresciuta in fretta e il tempo che senti di avere perduto non si può recuperare: dovrai fare buon viso a cattivo gioco. Vedrai, però, che il gioco sarà più divertente di quanto pensi.

Allora, questo è il mio consiglio: basta con il tuo latte e con l’ipocrisia di tirartelo per continuare comunque a darlo alla bimba. Non pensare più al tuo seno come dispensatore di nutrimento, cerca di bere molto poco per alcuni giorni, non tirarti più il latte, non attaccare più la bimba al seno e, se necessario, fatti prescrivere una terapia di alcuni giorni a base di estrogeni per farti sgonfiare il seno.

Per quanto riguarda il latte vaccino: nei primi tempi, finché lo diluirai un po’ con acqua, prenderai il latte intero e non parzialmente scremato, altrimenti, scremato e diluito diventa acqua sporca, senza sapore e con pochissima sostanza.

Inizialmente il latte intero, fresco e selezionato (attenzione al latte crudo che ora va tanto di moda…) andrà bollito a fuoco bassissimo fino alla formazione della pellicola solida in superficie che non deve rompersi. Formatasi la pellicola, si toglie con un cucchiaino o con la lama di un coltello e si mettono nel biberon due parti di latte e una di acqua, cioè 120 di latte e 60 di acqua se vuoi dare un pasto da 180 gr. oppure 160 di latte e 80 di acqua se vuoi dare 240, 250 gr.

Al latte diluito aggiungerai un cucchiaino di zucchero o di miele ogni 100 gr, cioè circa 2 cucchiaini rasi di zucchero o miele in 180 gr e, volendo, un biscottino; però, se darai anche il biscottino, lo zucchero o il miele sarà ridotto a 1 cucchiaino. Dopo alcuni giorni, diciamo una settimana, l’acqua di diluizione andrà gradatamente ridotta e sostituita con altro latte: andrà bene togliere 10 gr di acqua ogni settimana e aggiungere, di conseguenza, 10 gr di latte, sempre bollito e sempre senza la pellicola.

Quando non vi sarà più acqua nel biberon, ma solo latte, lo zucchero o il miele andranno sospesi e lascerai solo il biscottino o due cucchiaini di farina di cereali o un cucchiaino di cereali e uno di biscotto. Farai passare ancora alcuni giorni, diciamo, come al solito, una settimana o due e non farai più bollire il latte limitandoti a scaldarlo.

Da questo momento in poi, il latte, sempre fresco e selezionato alta qualità, potrà essere sostituito da latte parzialmente scremato. La bimba, a questo punto, avrà circa un anno e la sua alimentazione si baserà su 4 pasti principali più uno spuntino a metà mattina. Durante il giorno prenderà due pasti a base di latte oppure un biberon o tazza di latte da 250 la mattina e uno yogurt, anche uno yogurt e mezzo il pomeriggio.

Quando deciderai di dare alla bimba il formaggio come pietanza assieme alla minestrina, quello stesso giorno potrai non dare lo yogurt a merenda ma solo frutta oppure solo un vasetto di yogurt e non uno e mezzo oppure mezzo vasetto di yogurt più frutta grattata o frullata.

A metà mattina prenderà un po’ di frutta grattata o omogeneizzata, diciamo una tazzina da caffè o mezzo bicchiere e farà poi due pasti principali a base di brodo vegetale con tutte le verdure di stagione, sostituibile una o due volte a settimana da brodo di carne preparato con carne magrissima e ben sgrassato prima di darlo alla bimba mettendolo in frigo per alcune ore in modo da solidificare il grasso in superficie e poterlo rimuovere con un cucchiaio.

Nel brodo vegetale o nel brodo di carne si aggiungeranno due cucchiai di passato di verdure miste, compresi i legumi quando non è brodo di carne già di per se sostanzioso e contenente una certa quantità di proteine. Ovviamente la pastina o il semolino, come al solito. Una o due volte alla settimana puoi dare pastina o riso ben cotti assieme alle lenticchie da sole e senza brodo vegetale e naturalmente non aggiungerai carne ma al massimo un cucchiaino di parmigiano più il solito cucchiaino o due di olio extra a crudo. I legumi vanno dati decorticati o almeno in gran parte decorticati.

Quando non darai pasta e legumi, darai pastina con vegetale più 40 gr di carne, massimo 50 al compimento del primo anno, il più delle volte bianca e una o due volte rossa. La sera alternerai prosciutto crudo o cotto senza conservanti con formaggio ipolipidico, ricotta, parmigiano, caciotta, stacchino, ecc.

Il pesce lo darai almeno due volte alla settimana, ma se alla bimba piace anche più spesso. Se non vi è familiarità allergica, anche il tuorlo d’uovo sodo prima e alla coque poi, oppure cotto nella minestrina, può essere iniziato prima dell’anno, ma nessun problema se lo inizi dopo l’anno.

Dopo l’anno, invece, va dato l’albume e mai prima, ovviamente sempre ben cotto. Prosciutto e formaggio, a porzione, dovrebbero essere una trentina di grammi, salvo la ricotta che può essere data in quantità di 40-50 gr, come la carne, mentre il pesce, anche 60 gr. L’uovo, se fresco e ben digerito dalla bimba, può essere dato una o massimo due volte alla settimana.

La verdura va data almeno due volte al giorno, anche fuori pasto se la bimba si diverte a sgranocchiare un pezzettino di carota o finocchio e la frutta idem. La carne di maiale stagionata, cioè il prosciutto, si può dare subito e anche la carne di maiale fresca, la parte magra, può ogni tanto essere data, magari frullata o sotto forma di polpettine assieme alle verdure.

Quando arriverà l’inverno puoi dare la polenta non troppo solida con il sugo di pomodoro nel quale avrai fatto cuocere un po di macinato che poi frullerai assieme al pomodoro e con parmigiano e sarà un gustoso piatto unico, così come la purea di patate che potrai mischiare all’uovo e ad un po’ di latte e metterla al forno a mucchietti in modo da fare delle morbide frittelline non fritte ma dorate così come i finocchi lessati e spezzettati possono essere mischiati al formaggio e al latte con un pizzico di burro e messi in forno come sformato, magari assieme a un po’ di prosciutto sminuzzato per dare sapore.

Anche la carne può essere mischiata alle patate e agli spinaci con uovo, erbette varie e pangrattato e cotte al forno. Idem per il pesce, per non darlo sempre lesso o brodettato.

Insomma, parliamoci chiaro: si chiude una porta, cioè il seno, e si apre un portone, cioè quello di una buona cucina creativa da baby chef ed è questa la tua sfida di oggi.

Ricorda, però, che i bimbi tendono a essere abitudinari e a preferire sempre le stesse cose che conoscono bene, quindi, anche in questo caso, se sogni già di trasformarti in cuoca a 5 stelle, potresti rimanere delusa o frustrata dallo scarso gradimento della bimba nonostante tu ci abbia messo tutti i sentimenti.

Quindi cerca di capire bene i suoi gusti prima di cimentarti in troppa creatività e pensa sempre di cucinare al servizio della bimba, cioè assecondando i suoi gusti più che obbligandola ad accettare quello che tu pensi sia migliore.

Un caro saluto,

Daniela

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