Reintroduzione delle proteine del latte

 

Gentile Dottoressa,

sono la mamma di un bimbo di 22 mesi che da 10 mesi segue una scrupolosa dieta di eliminazione delle proteine del latte vaccino (dalle analisi non è risultato nulla, ma prima della dieta ha sofferto di diarrea ricorrente, notevolmente migliorata a seguito della dieta).

La gastroenterologa che segue il bambino ha prescritto la reintroduzione graduale delle proteine del latte a cominciare dalla carne vaccina. Il bambino, purtroppo, già a partire dall’introduzione di 10 gr di carne comincia a manifestare macchiette rosse (1 o 2 il giorno successivo all’assunzione della carne vaccina), che in genere scompaiono il giorno seguente. Come debbo comportarmi, ossia fino a che punto posso spingermi con l’introduzione delle proteine del latte? Devo aspettare che le macchiette scompaiano per ritentare?

Ad agosto – sempre su suggerimento della gastroenterologa – avevo già provato la reintroduzione, ma in concomitanza dell’introduzione di dosi di carne da 20-25 gr. sono comparse delle piaghette sui piedi, che hanno impiegato diversi giorni per guarire.

È da considerarsi indice di rafforzamento dell’organismo il fatto che l’intestino sembri reggere bene all’introduzione del nuovo alimento oppure le macchiette sono da considerarsi un problema altrettanto grave?

La ringrazio per la disponibilità, un cordiale saluto. Alessandra

Una vera allergia ad un determinato alimento si manifesta anche con dosi veramente minime della sostanza e tanto più grave è, quanto più a lungo deve durare la dieta da eliminazione. Cioè, mediamente, una volta eliminato l’alimento del tutto, si tenta la sua reintroduzione in modo estremamente graduale dopo non prima di sei mesi e se i sintomi ricompaiono si può anche decidere di aspettare un anno intero prima di reintrodurlo.

Allora, visto che con la carne è successo quello che è successo (voglio sperare che fosse carne di manzo, meno allergizzante del vitello), io, ovviamente, la sospenderei e appena le bolle saranno scomparse e il bambino avrà compiuto due anni, proverei ad introdurre con estrema gradualità il latte vaccino. Per esempio un cucchiaino da caffè alla volta di latte vaccino, dopo due giorni ma anche tre o quattro, un altro cucchiaino, dopo altri due giorni due cucchiaini e così via, sempre che nel frattempo non compaiano manifestazioni di allergia. Il latte vaccino, all’inizio, andrebbe bollito.

Se questa volta, al posto della diarrea, sono comparse manifestazioni cutanee, in linea di massima dipende solo dall’età del bambino, in quanto ogni età ha le sue manifestazioni: gastroenteriche da piccolissimi, cutanee dopo un annetto e magari respiratorie dal terzo, quarto anno di vita in poi. Quindi non dipende da un iniziale superamento dell’allergia stessa.

I miei non possono, però, che essere consigli di massima, in quanto spetta all’allergologo o al limite al gastroenterologo che segue il piccolo decidere questo tipo di prova. Superato il secondo anno, comunque, potrebbe fare le prove allergiche.

Un caro saluto, Daniela

 

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