Reflusso rge e allergia alle proteine del latte

Gent.ma dott.ssa,

le porgo di seguito la storia del mio cucciolo che oggi ha due mesi e mezzo.
Il bimbo dalla nascita è stato allattato al seno per soli 15 gg , in ospedale dove lui è nato, dato la poca crescita, mi consiglia l’aggiunta di latte mellin 1.
Avendo anche una bimba di 21 mesi e non riuscendo ad allattare anche quel po’, sono passata solo al latte artificiale.
Già da quando prendeva il mio latte il bambino faceva tante puzzette e sempre di mattina io dico “accendeva un motorino” costante cioè emetteva gemiti lamentosi che si concludevano con fuoriuscita di latte grumito dal naso e dalla bocca.
Allora la mia pediatra, visto che già la bambina aveva preso il plasmon Ar, per comportamenti simili mi ha consigliato di passare all’ Ar 1 della plasmon.

Premetto che il bambino dalla nascita ha sempre avuto la presenza di muchi in gola e che non ha mai pianto perché non ha mai sofferto di colichette.
I muchi però con il passare dei giorni sono aumentati fino a che ha avuto episodi di vomito anche prendendo il latte Ar.
Un giorno la sorellina ha avuto il raffreddore e dopo un paio di giorni il piccolino si è riempito talmente tanto che un pomeriggio ha avuto un episodio di vomito violento con conseguente pallore e rilasciamento. Siamo corsi in ospedale e dopo il nostro racconto lo hanno ricoverato con diagnosi di allergia alle proteine del latte alimentandolo con il nutramigen AA .
Il bimbo alle prime due poppate le ha rigurgitate a pieno ma poi dalla terza non ha più vomitato anche se continuava ad avere risalite in bocca di latte colpi di tosse e sembrava come se masticasse una gomma. Ci hanno dimesso con terapia di nutramigen per 1 mese con ranidil e gastrotuss.

La permanenza del bimbo in ospedale è stata di 8 giorni  durante i quali è  cresciuto di soli 10 gr. Ma la settimana successiva ha preso 220 gr. dopo una decina di giorni il bambino sembrava stesse bene ma terminata la cura di ranidil e gastrotuss che ci era stata data x 15 gg ha ricominciato a masticare ad avere risalite di latte e a stare un po’ più agitato. Quindi da oggi ho ripreso la cura del ranidil e del gastrotuss e sembra andare meglio.
Ora io credo che il vero problema di mio figlio sia il reflusso (accertato a mezzo ecografia effettuata in corso di ricovero) e non di allergia perché io avevo solo tolto i medicinali e non cambiato il latte e quindi il bambino aveva ripreso i vecchi sintomi solo senza i medicinali. Mi creda nn so più cosa pensare.

Chiedo un suo parere medico e la ringrazio anticipatamente.

Distinti saluti. Nadia M.

Da quello che mi racconti nella lettera, anch’io, sebbene con prudenza, tenderei a pensare al reflusso piuttosto che all’allergia così grave alle proteine vaccine visto che, in fondo, il bimbo non ha presentato diarrea né coliche evidenti, né dermatiti e che non mi parli di altri casi di allergia o intolleranza alle proteine vaccine in famiglia o altri casi di allergia ad altre sostanze o episodi di asma, ecc.e che, in fondo, il vomito seguito da svenimento o pseudo tale ha coinciso con una abbondante produzione di muco che potrebbe esserne la causa e il muco potrebbe essere dipeso dal raffreddore contratto dalla sorellina piuttosto che dall’allergia.

È però altrettanto vero che una allergia alle proteine vaccine si può manifestare con vomito o anche episodi di lipotimia e reflusso più abbondante produzione di muco e il piccolo potrebbe avere entrambe i problemi, cioè allergia alle proteine vaccine e reflusso. Io ti consiglio di continuare con la terapia antireflusso senz’altro, questo è ovvio e anche con il nutramigen e dal momento che si sarà ristabilito senza più vomiti e/o rigurgiti, cioè senza sintomatologia che potrebbe fare pensare al reflusso, se il bimbo continuasse a non manifestare coliche né nessun altro disturbo intestinale o dermatologico, potresti consigliarti con il tuo pediatra sulla opportunità di reintrodurre, ma con la massima prudenza e gradualità, cucchiaino dopo cucchiaino e non certo poppata dopo poppata, un po’ di latte normale.

Certo, quando una diagnosi di intolleranza alle proteine vaccine viene posta solo basandosi sui sintomi, il dubbio che sia giusta o meno può venire in quanto si tratta di sintomi comuni anche ad altre patologie, ma se fosse stata giusta, la reintroduzione precoce di latte di derivazione vaccina potrebbe essere pericolosa anche in piccole quantità, pertanto il problema è di difficile soluzione: solo il tempo chiarirà, forse, le cose e, ripeto, non ti consiglio di prendere iniziative di tua spontanea volontà anche se sareri propensa a pensarla come te. Puoi chiedere ai medici del reparto dove è stato ricoverato il bimbo se la diagnosi si è basata sui sintomi o è stata supportata da analisi specifiche risultate positive, ma è anche vero che in tenerissima età a volte le analisi possono risultare negative anche in caso di allergia. Insomma, un bell’enigma davvero che purtroppo nemmeno io sono in grado di risolvere in modo definitivo, purtroppo!

Un caro saluto, Daniela

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.