Ranitidina e lanzoprazolo

 

Buongiorno,

potrebbe spiegarmi la differenza tra il Ranidil e il Lansox?

Grazie, Francesca

Si tratta di due sostanze che arrivano allo stesso risultato, quello di ridurre l’acidità dei succhi gastrici, per due vie differenti.

Sulla mucosa dello stomaco, per spiegarti il tutto in modo estremamente sintetico, vi sono varie ghiandole secretrici, alcune deputate alla produzione e secrezione di acido cloridrico che serve a neutralizzare l’alcalinità della saliva rendendo acido il succo gastrico e favorendo, così, l’attivazione degli enzimi digestivi, altre deputate alla secrezione, appunto, di questi enzimi digestivi (la pepsina che scinde le proteine, la rennina che fa coagulare il latte, la lipasi che scinde i grassi), altre che secernono mucina, una sostanza mucosa che serve a proteggere la mucosa dello stomaco dall’azione corrosiva dell’acido cloridrico e infine cellule endocrine che secernono l’ormone gastrina, l’istamina e le prostaglandine, tutte sostanze implicate nei processi digestivi.

Ora succede che l’istamina prodotta da questo ultimo tipo di cellule, una volta prodotta va a raggiungere alcuni recettori specifici chiamati H2 e, una volta raggiunti, attiva dei meccanismi biochimici particolari che portano alla produzione di acido cloridrico. Cioè, le ghiandole deputate alla produzione di acido cloridrico hanno bisogno dell’istamina per completare la catena di reazioni biochimiche che portano alla secrezione di acido cloridrico. Se questa istamina manca o non è in grado di legarsi ai suoi recettori specifici H2, l’acido cloridrico non riesce ad essere secreto nello stomaco e l’acidità del succo gastrico diminuisce.

La ranitidina compete proprio con l’istamina legandosi ai suoi recettori e impedendole, quindi, la sua funzione cioè, come ho detto, quella di stimolare la secrezione di acido cloridrico. Pertanto la ranitidina è un farmaco chiamato H2 inibitore che tiene a bada la secrezione acida dello stomaco.

Il lanzoprazolo arriva allo stesso risultato con un meccanismo biochimico diverso. Esso è chiamato un farmaco inibitore della pompa protonica perché inibisce la formazione di acido cloridrico intervenendo sull’ultima fase della sua produzione inibendo un enzima chiamato idrogeno potassio adenosintrifosfatasi.

In tal modo l’acido cloridrico, semplicemente, non si forma, mentre con la ranitidina l’acido cloridrico si forma normalmente, ma il farmaco ne impedisce la secrezione nello stomaco.

La ranitidina, in poche parole, non impedisce la sintesi dell’acido cloridrico, ma impedisce all’acido cloridrico di arrivare allo stomaco, mentre il lanzoprazolo impedisce all’acido cloridrico di formarsi. Alla fine il risultato è lo stesso, cioè la riduzione dell’acidità gastrica.

Il lanzoprazolo non interferisce sulla secrezione della pepsina che serve per digerire le proteine, mentre la ranitidina sembra essere più efficace per inibire a lungo l’acidità dello stomaco nelle ore notturne. Ma si tratta, in realtà, di dettagli.

La scelta di un farmaco piuttosto che un altro è piuttosto soggettiva, ma nei bambini viene tutt’ora preferita la ranitidina in prima battuta, senza, però, particolari pregiudizi riguardo al lanzoprazolo, anche se in alcuni casi sembra avere maggiori effetti collaterali della ranitidina. Spero di essere stata chiara.

Un caro saluto, Daniela

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