Quali i rischi per un neonato che dorme a pancia in giù?

Gentile Dott.ssa,

Le sarei grata se potesse chiarirmi la questione relativa alla possibilità che un neonato dorma sulla pancia.

All’ospedale in cui mio figlio è nato (ora ha 3 mesi) il personale medico aveva chiaramente specificato che un neonato non deve assolutamente essere posto a pancia in giù durante la notte, ma può esserlo durante il giorno, a patto che l’adulto non lasci mai la stanza.

La pediatra, che poi ha preso in cura il mio bambino, ha però affermato che anche durante il giorno bisognerebbe evitare il sonno sulla pancia, sentenziando che "se dovesse succedere qualcosa, sarebbe poi troppo tardi per intervenire".

Qual è il suo parere in merito?

Da quale mese è eventualmente possibile far dormire un bambino sulla pancia?

La ringrazio per l’aiuto.

Cordiali saluti.


Il drammatico evento della morte improvvisa del lattante durante il sonno, temibile fino al compimento del primo anno di vita, si verifica sempre durante il sonno profondo del lattante e si è constatato che tutti o quasi tutti i lattanti tragicamente morti in questa circostanza erano posizionati a pancia in sotto, cioè proni.

Si è allora potuto fare una associazione stretta tra posizione prona durante il sonno e morte improvvisa del lattante, ma solo dal punto di vista statistico, senza però trovare, nonostante le numerose ipotesi avanzate, la vera motivazione e quale correlazione vi sia scientificamente tra posizione prona e morte in culla.

Sta di fatto che da quando si consiglia vivamente di non mettere più i lattanti a dormire proni (posizione molto usata un tempo per evitare che eventuali rigurgiti di latte o di alimento fossero inalati creando soffocamento) i casi di morte improvvisa nel sonno si sono ridotti del 60%, percentuale veramente significativa.

La posizione prona per fare addormentare un bambino che si dimostra più tranquillo così che supino può essere adottata tenendo il piccolo in braccio subito dopo la poppata per alcuni minuti e cullandolo delicatamente per poi metterlo a letto supino, oppure il bambino può essere tenuto prono quando è sveglio come buon esercizio per tonificare i muscoli della nuca, del dorso e delle braccia, soprattutto dopo i primissimi mesi quando il bambino è in grado di sollevarsi dal piano del letto e, con tranquillità, dopo il primo anno di vita, quando l’evenienza della morte improvvisa in culla si azzera quasi.

Su questo argomento, in occasione di una risposta analoga ad un’altra mamma, ho già risposto piuttosto compiutamente e a questa lettera ti rimando per chiarire maggiormente l’argomento, ma quando ci si appresta a lasciare al suo sonno un bambino nel lettino dopo la poppata, è bene che venga posizionato supino o, al massimo, se proprio è una posizione che non ama, leggermente girato sul fianco destro sollevando il dorso con un panno arrotolato posto in parte sotto la schiena. Anche l’uso del ciuccio, sconsigliato da molti per altri motivi, sembra avere una funzione preventiva della morte in culla in quanto i movimenti ritmici del succhiamento che si protraggono anche durante il sonno renderebbero quest’ultimo meno profondo e la loro ritmicità favorirebbe il mantenimento di un regolare ritmo respiratorio, cosa che viene a mancare nella morte in culla.

La posizione supina può, poi, essere tranquillamente adottata dopo il compimento del primo anno di vita.

Un caro saluto,

Daniela

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