Probabile piede piatto a quattro anni

Buongiorno dottoressa,
le scrivo in merito all’andatura di mia figlia.
Marta compirà quattro anni il prossimo 23 agosto, e da quando ha cominciato a camminare, ha sempre appoggiato entrambi i piedini in modo strano. Guardandola da dietro, sembra appoggiare maggiormente l’interno del piede.
Ho posto più volte il quesito al pediatra che mi ha dapprima detto che fino a tre anni i bimbi possono appoggiare i piedi come vogliono e  di lasciarla camminare il più possibile senza scarpe. All’ultimo controllo crescita eseguito lo scorso anno, mi ha detto che il modo di appoggiare i piedi dipende da un muscolo posteriore della gamba non ancora ben sviluppato e di continuare a fare camminare la bimba senza scarpe.
Ebbene, a distanza di un anno, a me sembra che la situazione non sia per niente migliorata e mi chiedo se sia meglio sottoporre la bimba a un controllo ortopedico prima che sia troppo tardi.
Grazie
Daniela

Probabilmente Marta ha il piede piatto valgo, cioè ha una volta plantare ancora poco sviluppata o semplicemente ha i muscoli della pianta del piede poco tonici che tendono ad appiattirsi sotto il peso del corpo in posizione eretta e il retropiede valgo, cioè ha il tallone che tende ad inclinarsi verso l’interno quando sta in piedi con l’avanpiede abdotto, cioè rivolto verso l’esterno (nei casi estremi la cosìdetta camminata a paperella).
Quando i bambini imparano a camminare, all’inizio del secondo anno, il valgismo del retropiede è fisiologico: esso tende a ridursi gradatamente di due terzi verso i 5-6 anni.
Anche il piede apparentemente piatto, o semplicemente l’arco plantare poco evidente, è fisiologico in tenera età e in posizione eretta (dopo il secondo anno, di solito, in posizione sdraiata, l’incavo del piede, ormai più magro rispetto a quello di un bambino più piccolo, è ben evidente).
Il problema risolve con il progressivo irrobustirsi dei muscoli plantari in seguito a movimento adeguato, combattendo un eventuale sovrappeso, non usando assolutamente mai scarpe dalla suola completamente piatta come le scarpe da tennis o, peggio ancora, le ballerine tanto amate dalla bambine e neanche le scarpe da ginnastica con la suola molto spessa e dura come i famosi "carrarmati" ora così di moda, ma che annullano quasi completamente tutte le preziose informazioni propiocettive che riceve la pianta del piede quando il bambino cammina, corre o pedala.
La diagnosi di piede piatto si fa, naturalmente, osservando il bambino quando sta in piedi e cammina, ma anche quando si mette sulle punte (un piede solo apparentemente piatto ma non patologico, messo sulle punte, corregge e annulla il valgismo del retropiede) e con l’esame podoscopico, tramite il quale si può valutare l’appoggio plantare del bambino. Infine, in certi casi, si ricorre alla radiografia del piede sotto carico, cioè in piedi.
Qualora il piede piatto, o piatto varo, fosse confermato, vi sono pareri molto discordi sull’uso di un plantare correttivo nei bambini, che attuerebbe soltanto una correzione passiva del valgismo senza partecipazione attiva dei muscoli della pianta del piede: il plantare si consiglia soprattutto nel piede piatto degli adulti o degli adolescenti che può predisporre, col tempo, a fenomeni artrosici.
Per il piede piatto, se di piede piatto si tratta nel caso di Marta, sarebbe fondamentale, dai quattro anni in poi, cioè ora o, al massimo, dopo l’estate, imparare alcuni esercizi di rieducazione dinamica della pianta del piede.
In realtà, essi si possono tranquillamente iniziare sin d’ora, visto che prevedono il piede nudo, o comunque senza scarpa: si tratta di farla pedalare, se va in bicicletta o in triciclo, senza scarpe e togliendo la paletta del pedale in modo che la pianta dei piedi, istintivamente, compia dei movimenti di aggrappamento al perno del pedale per non perderlo (come le zampe delle scimmiette quando si aggrappano ai rami), di farla camminare sulla punta dei piedi e, alternativamente, sui talloni e sul margine esterno del piede (quello sul quale tendenzialmente non appoggia), sulla sabbia, sull’erba folta (sempre scalza), oppure di farle usare le dita dei piedi per afferrare oggetti anche piccoli come una matita o un pupazzetto e farle stropicciare un fazzoletto con le dita di entrambe i piedi.
A questo proposito ti rimando ad una risposta analoga che ho dato ad una mamma che si chiama Marì, a settembre 2007 dal titolo "piedi piatti e lieve valgismo".
Questi esercizi vanno iniziati adesso, a 4 o 5 anni, ma una visita ortopedica mi sembra, ovviamente, corretto farla.
Un caro saluto,
Daniela

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