Primo vaccino e stimolazione bimbo

Buongiorno,

oggi è il 4° giorno successivo alla 1° dose del vaccino, mio figlio compie oggi 3 mesi.

I primi 2 giorni successivi al vaccino è stato sonnolento, ora invece piange spesso ed è nervoso… Può essere il vaccino?

Se sì, fino a quando durano gli effetti? Vorrei inoltre chiederle, cosa posso fare per stimolarlo quando è sveglio?

La ringrazio molto

Mariangela


Cara Mariangela,

per quanto riguarda il vaccino, sì, puoi aspettarti una qualche reazione fino ad una settimana dopo la vaccinazione, che sia sonnolenza insolita oppure irritabilità o inappetenza. Raramente febbre.

Controlla che sul punto della iniezione non si sia sviluppato un rigonfiamento duro che potrebbe dargli dolore e farlo piangere.

Per quanto riguarda il fatto di stimolarlo: tutto quello che succede attorno al bimbo costituisce uno stimolo, ma preferibilmente la voce e il viso di mamma (parlagli molto, guardalo spesso, sorridigli sempre), le stimolazioni tattili come carezze e massaggini, la musica, soprattutto se cantata dalla tua voce e i colori vivaci come il rosso, il giallo e il blu acceso. Fai in modo che la sua giornata sia scandita da ritmi ed eventi che si susseguono nel modo più regolare possibile così da permettere al bambino di formare delle abitudini e di sviluppare la prima memoria delle cose: in questo modo saprà che ad una certa ora si esce, ad un’altra si fa il bagnetto, ad un’altra ancora si gioca e si canta e imparerà ad "aspettarsi" questi avvenimenti anticipandoli nella sua mente così, quando si verificheranno, sarà felicissimo di ciò perché, avendoli anticipati, se li aspetta e, in qualche modo, sente la loro mancanza come una sorta di vuoto se non si verificano e come un riempimento quando, invece, accadono.

Un po’ come la fame e il seno, cioè amerà tanto di più succhiare ed alimentarsi quanto più il seno gli sarà proposto, non solo con una certa regolarità ma soprattutto quando lo chiede, cioè quando ne sente la mancanza e non quando decide la madre. È proprio nell’alternanza tra questo vuoto e il pieno della loro presenza che, giorno dopo giorno, si sviluppa la capacità di desiderare qualcosa, oltre che di conoscerla e saperla riconoscere quando si verifica. Quando l’avvenimento desiderato si verifica, esso produce soddisfazione, piacere, fiducia nel mondo e nelle persone che soddisfano i suoi desideri, abitudine ai desideri stessi. È questa la relazione, è questo l’apprendimento. Gli stimoli che si danno ai bambini non devono mai essere finalizzati a loro stessi ma devono permettere e favorire la relazione, l’apprendimento, la socializzazione, la comunicazione e, in ultima analisi, la coscienza di se e del mondo, quindi, di conseguenza, l’interesse per il mondo, la buona reattività agli stimoli, la memoria e tutto quello che ne consegue. Se non lo vedi molto reattivo, però, considera l’opportunità di comunicare la cosa al tuo pediatra, ovviamente.

Un caro saluto,

Daniela

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