Poche difese, spesso ammalato

Cara dottoressa Daniela,
mi chiamo Ramona e sono mamma di un bambino di quasi 4 anni.

Mio figlio e’ da un po’ di tempo che si lamenta di dolore alle gambe, però non sempre (quando e’ seduto in ginocchio, quando lo metto nel bide’ per lavargli il culetto o anche quando e’ un po’ che e’ seduto sul wc). Mi dicono che e’ la crescita ma non so se è così. 

Poi ha sempre la tosse, il raffreddore; da quando ha cominciato l’asilo, fa una settimana che sta bene e una che sta male. Adesso gli hanno detto che ha una gastroenterite, quasi un inizio di otite e la febbre in continuazione. In automatico quando ha male alla gola, oppure gli viene un po’ di tosse, subito dopo poco gli viene la febbre. Gli ho fatto anche l’esame dello streptococco ma era negativo.  

Dicono che ha poche difese ma, poverino, lui non ce la fa piu’… Cosa posso fare e cosa gli posso dare per difenderlo un po’ di piu’?

La ringrazio per avere ascoltato il mio problema, aspetto sue notizie.
Ramona .

Cara Ramona, se il tuo bimbo frequenta la scuola per la prima volta, non è poi così strano che si ammali spesso: probabilmente sta producendo ora tutti quegli anticorpi che prima non ha avuto modo di formare.

I bambini ancora piccoli, che non hanno ancora compiuto sei anni, per intenderci, di solito, quando si ammalano, prendono infezioni virali, dovute cioè a virus e non a batteri. I virus sono infiniti, molto di più che i batteri.

Ogni volta che si ammala e guarisce, il bambino crea anticorpi contro i virus che gli hanno procurato la malattia e non contro tutti i virus esistenti, quindi, ogni nuovo virus può portare nuova malattia, ma questo non all’infinito, per il primo, massimo il secondo anno di scuola, poi tutto ritorna normale e gli episodi infettivi si riducono a circa quattro per anno, ad ogni cambio di stagione o giù di lì. I virus hanno poi un’altra caratteristica: dopo la guarigione lasciano un periodo variabile di depressione immunitaria, in media due settimane.

Significa che gli anticorpi e le cellule del sistema immunitario che hanno lottato per la guarigione si sono momentaneamente esaurite sia di numero che di funzionalità e il bambino risulta transitoriamente più vulnerabile potendo così ammalarsi più facilmente un’altra volta se non lo si tiene lontano da altri bambini per un periodo piuttosto lungo.

A causa degli impegni lavorativi della famiglia di oggi, le lunghe convalescenze a casa sono ormai un privilegio dei bambini di un tempo ed ecco perché molti bambini si ammalano di continuo per la disperazione dei genitori.

Altri motivi di malattia possono poi essere la carenza transitoria di anticorpi costituzionale, non quella descritta prima dovuta alla malattia stessa.

Vi sono bambini che nei primi tre, quattro anni di vita producono poche immunoglobuline A che sono quelle che si trovano sulle mucose, deputate alla prima difesa contro le infezioni.

Facendo un dosaggio di tutte le immunoglobuline, in questo caso le IgA (immunoglobuline A) risultano particolarmente basse mentre tutte le altre sono in quantità normale.

In questo caso non ci sarebbe nulla da fare se non aspettare uno, al massimo due anni, la loro normalizzazione. Altro motivo di febbri e infezioni frequenti può essere una certa tendenza del bambino ad avere allergie respiratorie. In questo caso, la mucosa delle prime vie respiratorie risulterebbe perennemente irritata e infiammata da allergeni come i pollini, gli inquinanti ambientali, la polvere di casa ecc. e non funzionerebbe a dovere in caso di aggressione da parte di agenti infettivi.

Vi sono poi i bambini iperreattivi, cioè i bambini che reagiscono con sintomi molto evidenti come febbre alta e abbondanti manifestazioni catarrali anche ad infezioni banali che ad altri bambini non producono che un banale raffreddore.

Che fare allora per fare ammalare di meno il tuo bimbo?

Prima di tutto una visita completa e approfondita deve escludere la presenza di infezioni anche non evidenti nei momenti che il bambino sta bene: un’otite o una tonsillite batterica mal curata o sottovalutata possono recidivare periodicamente e in tal caso vanno somministrati antibiotici in modo adeguato e per un periodo di tempo anche piuttosto lungo.

Poi una serie di analisi del sangue come emocromo completo, VES, PCR, immunoelettroforesi proteica e altri possono escludere che vi siano strascichi di infezioni, sempre batteriche, mal curate. Non tralascerei una sideremia con dosaggio della ferritina e della transferrina perché un’anemia da carenza di ferro può essere sia conseguenza di infezioni ripetute a breve distanza di tempo che causa essa stessa di una certa debolezza nei confronti delle infezioni.

In base alla risposta di queste poche analisi, se non sono necessarie terapie particolari, io curerei particolarmente l’alimentazione che deve essere ricca di proteine animali e di vitamine sia del gruppo B che C introdotte sia con gli alimenti che le contengono (carne cereali verdure frutta) che, ciclicamente, con apporto farmacologico.

Qualche mese di terapia con probiotici e, quando si ammala, se possibile, lontano dall’asilo per un tempo doppio rispetto a quello della durata della malattia, anche se immagino che quest’ultima raccomandazione sia difficilissima da attuare. Esistono vaccini anticatarrali somministrabili per bocca a cicli discontinui di tre mesi che sono preparati con lisati batterici che hanno una certa efficacia anche se dopo mesi, ma solo se il problema del bambino fossero frequenti malattie di origine batterica.

Le infezioni della prima infanzia sono spesso miste quindi questi vaccini hanno una validità al 50%. Sono comunque un’altra arma possibile. Infine, ma forse vi avrai già provveduto, consiglio fortemente di praticare i vaccini antimeningococco e antipneumococco oltre a quello antivaricella, che immunizzano non solo per le meningiti da pneumococco e da meningococco ma da molte patologie delle prime vie respiratorie causate da questi batteri. Il male lamentato alle gambe, inoltre, può essere sì da crescita, oppure da febbre alta, ma anche questo non va trascurato: i dolori di crescita hanno caratteristiche ben particolari (puoi leggere una mia risposta a riguardo), ma non sono l’unico motivo di dolori alle gambe nei bambini.

Infine, cerca, anche a costo di sacrifici, di portare spesso il bambino all’aria pura. Anche se andiamo in contro al freddo, non temerlo. Sole e aria non inquinata, mare o montagna non importa, contribuiscono all’ossigenazione di tutti i tessuti che in questo modo si rinforzano e si rinnovano.
Un caro saluto,
Daniela

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