Plagiocefalia

Buongiorno Dottoressa,

il mio pediatra di base, nel corso della visita di bilancio del 1° mese di vita, ha prescritto l’ecoencefalografia transfontanellare alla mia bimba poiché ha una lieve plagiocefalia (quasi impercettibile).

La circonferenza cranica al 1° mese è 37,2 e gli altri parametri di crescita sono normali. Mi chiedo se esista una reale indicazione a questo esame.

La ringrazio moltissimo.


La plagiocefalia è un termine di derivazione greca che significa letteralmente "testa obliqua", cioè deformata e allungata da una parte e appiattita dall’altra. Un neonato può presentare questo problema alla nascita o dopo qualche tempo: in entrambi i casi si tratterebbe di una deformazione delle ossa piatte del cranio dovuta a una particolare posizione assunta dalla testa del feto o del neonato, o in utero o nel lettino, sempre o in modo prolungato, appoggiata su qualcosa.

La plagiocefalia della nascita può dipendere dalla prematurità (ossa ancora molto plastiche e morbide che si deformano durante il passaggio nel canale da parto), da una gravidanza gemellare (gemelli che crescono in utero con le teste vicine l’una all’altra o con poco spazio per i movimenti e conseguente prolungato appoggio del cranio sulla parete uterina), oppure neonato nato molto oltre il termine perché dalla 40esima settimana in poi il liquido amniotico si riassorbe piano piano e diventa scarso per il feto.

Anche fibromi o malformazioni uterine possono impedire i normali movimenti fetali e portare a plagiocefalia; la plagiocefalia post-natale, invece, dipende da una prolungata posizione della testa del bambino su un lato in un bambino che, magari, tende a dormire molto e a muovere poco il capo mentre dorme.

Fino al terzo mese di vita i lattanti non riescono a tenere il capo in asse con il tronco e quando sono messi a dormire in posizione supina, come si tende a fare ora per evitare la morte in culla, il capo tende a ruotare su un lato e sempre su quello, appiattendo per deformazione plastica le ossa che poggiano su quel lato. Si tratta, quindi, di una deformazione del cranio da posizione e non da problemi malformativi o da neoformazioni intracraniche che crescono indiscriminatamente deformando le ossa craniche verso l’esterno, tanto più che una neoformazione intracranica di tale ampiezza da deformare il cranio in modo così evidente difficilmente resterebbe silente senza dare segni di sè dal punto di vista clinico o neurologico!

E anche se fosse stata connatale, molto difficilmente sarebbe sfuggita alle ecografie morfologiche praticate in gravidanza! Per di più, essendo la circonferenza cranica mediamente di 35 cm alla nascita con un accrescimento mensile medio di 2 cm, pur non conoscendo la circonferenza cranica del piccolo alla nascita né il suo peso, penso che le sue dimensioni siano nella norma e questo non quadrerebbe con una eventuale massa intracranica così grande da deformare le ossa.

Però, ovviamente, non potendo avere il bimbo sotto gli occhi, non sono in grado di pronunciarmi sul caso specifico e siccome una ecoencefalografia è un esame assolutamente innocuo e indolore, perché non farlo sfruttando la possibilità di eseguirla ora per via transfontanellare?

La plagiocefalia da posizione, comunque, va curata abbastanza precocemente facendo cambiare spesso posizione al bimbo mentre dorme e cercando di fargli muovere la testa il più possibile durante il giorno tenendolo in posizione prona in modo che sia stimolato a rialzarla spesso rinforzando così i muscoli del collo e della schiena.

Bisogna anche controllare che non vi sia una asimmetria dei muscoli del collo e che in posizione eretta seduta il bambino non tenda a inclinare il capo da un lato come se avesse i muscoli di un lato del collo più contratti o più corti. La plagiocefalia va corretta precocemente perché quando è ancora presente alla fine del primo anno di vita c’è posibilità che il difetto rimanga anche in futuro, anche se mascherato dai capelli. Nei casi estremi esistono dei caschetti appositi che impediscono il contatto della parte del cranio deformata sul cuscino o sul passeggino, se proprio gli altri rimedi non funzionassero.

Un caro saluto,

Daniela

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