Buongiorno Dott., il mio piccolo a maggio 3 anni, dopo 2 episodi di febbre alta e stata diagnosticata la pfapa o febbre ricorrente!
Come cura cortisone finché non cresce e diminuisce questa malattia o addirittura togliere tonsille! La mia domanda e come posso evitare uso cortisone? Ogni mese mi pare eccessivo! Grazie
Negli episodi febbrili dovuti alla PFAPA la febbre ha una durata relativamente breve (da 3 giorni a poco meno di una settimana) e i comuni antipiretici sono molto spesso inefficaci.
Forse gli antinfiammatori non steroidei possono a volte abbassarla, ma di certo non la tachipirina o l’aspirina, mentre il cortisone funziona in più dell’80% dei casi e soprattutto i bambini sfebbrano spesso dopo una sola dose con un dosaggio pro chilo decisamente inferiore a quello massimo oltre il quale si possono manifestare effetti collaterali.
Se si calcola che gli episodi febbrili sicuramente ascrivibili alla sindrome (che si manifesta con febbre alta improvvisa, ingrossamento dei linfonodi laterocervicali anche molto evidente e afte nel cavo orale) sono solitamente distanziati fra loro di alcune settimane, la quantità complessiva del farmaco è veramente poca e soprattutto non è necessario somministrarlo in modo continuativo ma spesso, come ho detto, basta una sola dose per fare sfebbrare il bambino. In ogni caso, se il bambino, durante gli episodi febbrili, si sente bene e sopporta bene le alte temperature – e questo avviene piuttosto spesso – il cortisone, alcune volte, può essere evitato.
Difficile, comunque, pensare che, oltre, forse, ad una certa irritabilità del bambino, vi siano effetti collaterali evidenti con l’utilizzo di questo farmaco a questi dosaggi e con questa frequenza.
Quello che è importante è che la diagnosi di PFAPA sia certa e sia stata formulata escludendo malattie con sintomi simili come la febbre dovuta ad iper IgD che non si gioverebbe più di tanto del cortisone.