Non pasticcia eppure è in sovrappeso

 

 

Buongiorno dottoressa,

le scrivo per chiederle un parere sulle misure extralarge di mio figlio.

Compirà 14 mesi fra 8 giorni, le misure settimana scorsa corrispondevano a 83 cm abbondanti per 13,7 kg.

Sono piuttosto preoccupata. È nato molto grande, 4.090 kg per 55 cm (alla 41+3).

Suo fratello alla sua età non aveva la stessa costituzione ma nemmeno la stessa altezza. (Fratello per altro con misure perfette, a 4 anni e mezzo è alto 111 cm per 18,5 kg di peso.)

Tutti mi dicono che è grande per la sua età, ma io mi rendo conto che è anche troppo pesante e se ora un bambino "pacioccone" ispira simpatia temo che fra qualche anno sarà un bambino obeso con tutti i problemi che ne conseguono.

Probabilmente è ereditario perché io sono piuttosto in sovrappeso e lo sono stata fin da piccola, ma ero nutrita per lo più con merendine&co. Mio figlio invece mangia molta verdura, carne e formaggio gli vengono pesati, la pasta misurata a cucchiai rasi. Beve ancora molto latte, intero alta qualità, ma non mi sento di passare al parzialmente scremato perché temo di togliergli così elementi importanti a livello nutrizionale.

Mangia molta frutta. È un tipo molto mangione, ha sempre fame e fosse per lui i pasti non avrebbero fine, ma riesco a contenerlo appunto con frutta e verdura. Non mangia le classiche porcherie, né succhi di frutta o cose del genere.

Non cammina ancora, gattona da quando aveva quasi 12 mesi, è molto veloce, si alza in piedi da solo (sempre dai 12 mesi) e cammina attaccandosi alle mani ma anche ai mobili, ha ormai l’equilibrio necessario per rimanere in posizione eretta senza tenersi.

I suoi chili di più sono un dato di fatto. È molto in sovrappeso? Cosa posso fare?

 

Il bimbo è nato grosso ma molto ben proporzionato, cioè, alla nascita, peso e lunghezza si trovavano sullo stesso percentile. Ora non è più così e, mentre l’altezza continua ad essere rilevante, un bel gigantino, il peso ha ecceduto e diamo di fronte a circa un chilo e mezzo in più di sovrappeso. Considerando che, in base all’altezza del bimbo, il suo peso ideale dovrebbe essere più o meno 12, 500 kg, poco più, poco meno, questa eccedenza è da considerarsi grosso modo attorno al 10% del suo peso.

Non si tratta, quindi, ancora di obesità, però è giusto riflettere e non trascurare il problema. Immaginando un bambino in forte crescita staturale, il suo peso attuale sarebbe giusto fra non meno di otto mesi, pertanto, volendo porre rimedio alla situazione, bisognerebbe, per assurdo, evitare che il bimbo acquisti altro peso per almeno altri otto mesi, cioè fintanto che non avrà raggiunto i 21 mesi. Pura utopia, a mio parere, se non si modificano le abitudini alimentari e di vita. Però, anche modificando queste abitudini, è indubbio che il bambino abbia bisogno di alimentarsi correttamente per le esigenze del suo metabolismo e non di sottoalimentarsi per dimagrire.

L’ereditarietà influisce sulla costituzione e sul peso ma non oltre il 20, 30% al massimo. Il resto del sovrappeso è dovuto ad abitudini alimentari spesso generalmente errate, cioè che sarebbero sbagliate per chiunque e non solo per il soggetto in sovrappeso ed è quindi su queste abitudini che bisogna agire. Si tratta, allora, di avere ben stampati in mente i reali fabbisogni energetici di un bambino di questa età, indipendentemente dal peso, di tradurli in dieta giornaliera e di seguire questa alimentazione. Punto.

Il latte è un alimento prezioso ma molto ricco di grassi, quindi non va assolutamente considerato uno stuzzichino né tanto meno un optional ma va dosato nel complesso di tutti gli alimenti della giornata, senza nascondersi dietro un dito. 350 gr di latte parzialmente scremato e non di più, oppure 250 gr la mattina più uno yogurt magro il pomeriggio. La differenza tra latte intero e parzialmente scremato riguarda principalmente i grassi e poco influisce sugli altri nutrienti, ma se anche volessi non abbandonare il latte intero, dovresti dargliene ancora meno di 350 gr, cioè soltanto la mattina e massimo 300 gr.

Vanno poi aboliti i fuori pasto e impostata una alimentazione con 5 pasti al giorno, non uno di meno e non uno di più, tutti ben bilanciati. Per non ripetermi ti rimando ad alcuni esempi di diete che potrai trovare anche sul sito. L’attività motoria, poi, va intensificata, magari anche con il nuoto visto che non cammina, ovviamente, ancora speditamente e il mare sarebbe una ottima idea, anche per stimolare la tiroide del bimbo e favorire il dispendio energetico in acqua.

L’obiettivo ideale sarebbe quello di fargli perdere la metà del suo sovrappeso, cioè semplicemente 600, 700 gr. Sembra un gioco da bambini, ma senza affrontare il problema con consapevolezza e rigore mentale non ci si riuscirà. Il resto del sovrappeso sarà annullato dalla crescita in altezza, sempre che il bimbo, dopo essere calato, continui a non riprendere peso per alcuni altri mesi, oppure riprenda ad aumentare di peso in modo coerente con la sua crescita in altezza.

Attenta anche alla frutta che, avendo un alto contenuto in zuccheri, stimola l’attività insulinica come tutti i dolci e favorisce l’aumento successivo dell’appetito dopo una apparente transitoria sazietà. Meglio saziare il bambino con cibi magri e proteici come pesce e carne bianca, poi riempire lo stomaco con verdure piuttosto che assecondarlo eccessivamente con la frutta che dovrebbe essere concessa solo due volte al giorno con porzioni non superiori ai 100, 150 gr.

Più assumerà cibi dolci, più avrà fame. Quindi, niente biscotti nel latte ma fette biscottate oppure cereali semplici tipo fiocchi di avena (meglio del mais che ha un alto indice glicemico), meglio una fettina di pane al posto della pizza che è condita con molto olio, meglio legumi più volte alla settimana che saziano e come formaggi meglio la ricotta di mucca o un po’ di parmigiano piuttosto che tanti formaggi cremosi. Ma al di sopra di tutto ci vuole una presa di coscienza definitiva di tutte le persone che si prendono cura del bimbo fatta anche di atteggiamenti educativi atti a distrarre il bimbo da cibo quando manifesta una fame esagerata anche dopo avere mangiato la quantità prevista e corretta di alimenti.

La distrazione e l’attività fisica stimolano la produzione di endorfine che sono sostanze portatrici di benessere psichico. Quando ci si sente bene, in pienezza, la fame ha molto meno spazio nella mente. Il bimbo, quindi, va distratto adeguatamente, oltre che nutrito adeguatamente e il tempo trascorso a tavola davanti ai cibi non deve essere troppo prolungato così come non dovrebbe avere tutti i cibi a portata di mano o di braccia. Il sovrappeso del bimbo non è esagerato, intendiamoci, ma prima si affronterà, più facile sarà la soluzione per il futuro del bambino, che diventerà poi adulto, anziano e a sua volta vecchio, con una aspettativa di vita che alla fine di questo secolo farà sperare molti attuali bambini di affacciarsi al secolo successivo. Le neomamme di oggi devono abituarsi a pensare in grande e devono aiutare i loro figli a costruirsi un corpo atto a traghettarli in efficienza ed autonomia nel prossimo secolo o quasi.

Per fare durare in salute per circa 100 anni un corpo non servono improvvisazioni, ci vuole prevenzione, saggezza e una buona cultura sanitaria oltre ad una buona e regolare manutenzione e le buone abitudini si acquisiscono nei primissimi anni di vita, diciamo addirittura nei primi tre anni, oltre i quali, gran parte della personalità di un soggetto è già impostata.

Un caro saluto, Daniela

 

 

 

 

 

 

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