Neonata senza anticorpi Herpes, cosa rischia?

Buonasera Dottoressa, le sarei grata se mi rispondesse perché non so veramente più cosa fare. Volevo sapere per quanto tempo bisogna evitare il contatto tra un neonato e il virus dell’herpes. Le spiego, dalle analisi in gravidanza sono risultata negativa HSV1-2 sia igg che igm! Quindi ovviamente la mia bimba non ha ricevuto gli anticorpi, come tanti bimbi hanno dalle loro mamme perché il virus è molto diffuso. Ho letto conseguenze devastanti. Io ho paura per i contatti di terze persone verso la bimba visto che il virus è presente nel 70% della popolazione, e come ho visto sul sito dell’organizzazione mondiale della sanità è trasmissibile anche se non ci sono lesioni evidenti! Quindi per me un dramma perché quasi tutti potenziali portatori! Fino ad ora ho evitato l’impossibile, ora la bimba ha 1 mese. Quali rischi ancora? Per quanto tempo? Ci sono possibilità di cura? La ringrazio infinitamente!! È dalla gravidanza che evito tantissimo per paura di positivizzarmi e non ne posso più!

Che per tutto il primo anno di vita un lattante debba essere protetto da eventuale contagio con un soggetto portatore di herpes zoster perché la varicella, in lui (o lei) potrebbe avere complicazioni importanti è vero ma è altrettanto vero che la gravità di una eventuale varicella contratta prima della fine del primo anno dipende molto dalla carica virale oltre che dalla virulenza dei virus eventualmente penetrati nel soggetto contagiato.

Quindi sono soprattutto da temere i contagi tra fratelli o famigliari che convivono nella stessa casa e che possono avere rapporti giornalieri con il bambino piuttosto che eventuali contagi occasionali che potrebbero avvenire, magari, frequentando un bambino più grande al parco o a festicciole varie. Queste due modalità di contagio, infatti, possono dar luogo a forme molto diverse di varicella. I soggetti contagiati ma ancora privi di sintomi possono essere contagiosi da due giorni prima della comparsa delle tipiche vescicole cutanee a massimo sette giorni dopo. Da due giorni prima a pochissimi giorni dopo, il contagio può avvenire per via aerea attraverso le microscopiche goccioline di saliva che si emettono parlando, ma a varicella conclamata il contagio avviene soltanto attraverso il liquido infetto contenuto nelle vescicole che eventualmente si rompono.

Quindi se un bambino malato da alcuni giorni ha vescicole nelle parti coperte del corpo e le vescicole sono comparse da almeno 3-4 giorni, la sua contagiosità sarà decisamente ridotta e basterà non avere contatti corporei o con asciugamani o biancheria che sono stati a contatto con la sua pelle. Quando poi tutte le vescicole si sono seccate e trasformate in croste, il bambino non è più contagioso. Un soggetto adulto che ha contratto la varicella da piccolo, in casi particolari di stress o di calo delle sue difese immunitarie può sviluppare l’herpes zoster o fuoco di sant’Antonio, ma la sua contagiosità per un bambino piccolo si limiterà quasi esclusivamente al liquido contenuto nelle vescicole che si possono formare sulla sua pelle e che sono quasi sempre confinate sul torace, cioè in zone coperte (non sono sempre presenti, però). Quindi, nel primo anno di vita, un bambino privo di anticorpi specifici contro l’herpes zoster, può stare relativamente tranquillo se non frequenta una comunità come l’asilo nido, se non ha fratelli maggiori o cugini conviventi a rischio di contrarre la varicella perché non ancora vaccinati o perché non l’hanno ancora avuta, se non convive con adulti che manifestano l’herpes zoster, se non frequenta se non occasionalmente altri bambini di età prescolare o scolare in ambienti chiusi o affollati e se, magari, gli adulti non immuni che lo accudiscono si vaccinano per annullare il rischio di ammalarsi durante il primo anno di vita del bambino.

Non esiste profilassi per questa malattia se non la vaccinazione dopo il compimento del primo anno ma la somministrazione di antivirali (acyclovir) attorno a 7-8 giorni dopo essere stato a contatto con un bambino che due giorni dopo ha presentato i sintomi della varicella e potrebbe averla trasmessa alla tua bimba, anche se la piccola non manifesta ancora nessun sintomo specifico perché l’incubazione è di 10-15 o più giorni, può ridurre di molto sia le manifestazioni cliniche che il rischio di eventuali complicanze qualora la piccola si ammalasse. Anche ad inizio sintomi l’acyclovir può essere efficace, ma molto meno che se dato prima della comparsa della malattia. Nel complesso, quindi, le tue paure possono essere molto ridimensionate.

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