Mugugni e lacrime di notte: perché?

Gent.ma Dott.sa Daniela,
mi rivolgo a lei perchè è sempre esaustiva, amorevole e trova sempre delle ottime parole di conforto per noi neo-genitori alle prese con i nostri frugoletti.
Mia figlia ha 4 mesi e 7 giorni ed è già da un mese che "combattiamo" la notte, le spiego meglio:
fino a tre mesi mia figlia si addormentava alle 21, dopo la poppata delle 20 e si svegliava per mangiare nuovamente tra le 3 e le 5, dipendeva dalle notti, mentre da un mese a questa parte si sveglia già alle 11.30 e poi praticamente ogni 2 ore al massimo. Lei dorme nel lettino di fianco al mio lettone e inizia prima con dei mugugni, poi si dimena con braccia e gambe e infine inizia a piangere. All’inizio la prendevo immediatamente appena mugugnava, poi ho pensato che forse avrei dovuto aspettare nella speranza che si riaddormentasse e invece …. fa la trafila che le ho elencato prima.
Effettivamente non si sveglia mai, perchè tutte queste azioni le fa con gli occhi chiusi. Quindi non so se alla fine questo sonno "disturbato" può nuocerle o meno.
Credo che la bimba cresca bene, quando è nata pesava 2,330 mentre oggi ne pesa 5,580.
Ho provato anche a darle il latte in polvere Mellin pantolac digest 1, ma allattandola esclusivamente al seno, rifiuta categoricamente il biberon.
Non riesco a capire come mai, ora che dovrebbe iniziare a prolungare le ore di sonno notturno non riesce … Sarà questione di fame? Le dirò bonariamente che mi sta facendo scontare tutto quello che ha dormito prima…
E poi le chiedo un ultimo consiglio: qualche astuzia per riuscire a farle prendere il biberon?
Grazie in anticipo per tutto quello che potrà dirmi … e …. se fossimo vicine … magari averla come pediatra di mia figlia …..
Con affetto,

Margherita


Cara Margherita,

se la bimba cresce bene e, quando piange di notte, non vuole né il biberon né il seno, vuol dire che non muore di fame: hai quindi il tempo di capire cosa le sta succedendo. Tra l’altro non ho ben capito se, quando si sveglia di notte, per riaddormentarla devi attaccarla per forza al seno. Se si sveglia ogni due ore e pensi sia per fame, oltre a pesarla un po più spesso per capire se ha smesso di crescere o se sta rallentando molto la crescita (ricordati che dopo il primo trimestre la velocità di crescita comunque si riduce), non ti resta altro da fare che integrare la sua alimentazione. Per farlo, se proprio rifiuta il biberon, puoi provare ad iniziare lo svezzamento, magari traccheggiando una o due settimane e dando per ora solo mela grattata la mattina tra una poppata e l’altra, prima da sola, poi con l’aggiunta di biscottino, per poi darle la minestrina come ti suggerirà il pediatra che segue la bimba. Se invece pensi che non sia la fame a farla svegliare, cerca di capire se sono sopraggiunte piccole coliche o reflusso gastroesofageo, se ha un’otite catarrale subacuta o qualche altra piccola patologia, inclusa una infezione delle vie urinarie se dimostra inappetenza diurna e un pallore che prima non aveva. Se pensi di non poter fare a meno di darle un’aggiunta di latte artificiale e vedi che lo rifiuta, devi capire se rifiuta di succhiare con la tettarella (in tal caso puoi provare a cambiare tettarella oppure a dare il latte artificiale con il cucchiaino o direttamente con quelle tazzine col beccuccio e il coperchio (sistema, secondo me, scomodissimo), devi capire se è solo un problema di temperatura del latte, che deve essere a 37 gradi come il latte materno, oppure se è un problema di sapore diverso (in tal caso non metterti alla ricerca di un latte più gradito perché sarebbe una causa persa, semmai dalle un latte quanto più possibile simile al latte materno, cioè numero 1 (ma rileggendoti vedo che lo stai già dando numero uno). Non ci sono altri trucchi per farle accettare il latte artificiale se non, al limite, per le prime volte, dolcificarlo leggermente con miele (pratica scorretta perché già dolcificato). Però sappi che quando un bambino si ostina a non volere il biberon, o ha una inappetenza per sopraggiunti problemi clinici o non ne ha veramente bisogno; allora, per quanto riguarda i suoi risvegli frequenti, o meglio il suo sonno disturbato, se non ha troppo caldo o troppo freddo, se non ha la respirazione disturbata o il pannolino da cambiare, se ti rendi conto che tende a riaddormentarsi da sola e a non svegliarsi del tutto, prova (orrore, orrore!) a metterla a dormire in un’altra stanza affinché non ti debba svegliare ad ogni suo minimo richiamo. Ma se quest’ultimo consiglio ti ripugna troppo e le hai provate tutte, non ti resta che coccolartela un po’ ad ogni vagito, possibilmente senza per forza alimentarla se non ne ha bisogno, e portare pazienza ancora per un poco senza per forza porti il problema di cosa fare. Ti assicuro che se avessi una bacchetta magica te la presterei volentieri!..

Un caro saluto,

Daniela

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