Muco, sangue nelle feci e coliche ad ogni pasto

Buongiorno,

volevo porle il mio problema.
Ho un mio bimbo di 50 giorni che non riesco a capire  che cosa può avere.
Viene allattato da me quasi tutte le volte, quando capita di non averne gli do all’occorrenza l’humana1.
Ha cominciato ad avere una scarica di cacca misto sangue e muco al 20gg di vita, poi più niente per 10gg. Poi nuovamente un’altra scarica con sangue e quelle dopo con dentro filamentini di sangue e muco. Gli è stata diagnosticata prima una ragade anale (trattata con il chirenol) poi su consiglio del pediatra ha sostituito l’aggiunta dell’humana con il polilat della mellin e io ho cambiato drasticamente la mia dieta in quanto non tocco piu’ nulla che sia latte e suoi derivati.
Aggiungo che Giacomo ha coliche AD OGNI PASTO, a circa 2 ore dalla poppata.
Aggiungo inoltre che io sono celiaca e mia madre è intollerante al lattosio.
Ora, visto che non mi sembra che la situazione sia migliorata con il polilat e le creme, non sara’ che magari è intollerante anche lui al lattosio invece delle proteine del latte come stiamo  pensando ora?? Il bimbo finora cresce 2 etti alla settimana.

Grazie

Mi chiedo: non potresti avere anche tu una ragade al seno dalla quale il bimbo ingerisce sangue quando succhia che elimina poi con le feci? Se fosse misto a muco sarebbe difficilmente aggredibile dai succhi gastrici e si ritroverebbe nelle feci quais indigerito. Seconda domanda: l’aggiunta di latte artificiale è veramente indispensabile o potrebbe bastare una poppata in più o magari anche due per saziare adeguatamente il piccolo senza tormentarlo con il latte artificiale con tutte le conseguenze che ci possono essere?

L’intolleranza al lattosio è una evenienza molto frequente nell’adulto a causa del progressivo esaurimento della lattasi intestinale, enzima che serve a digerire il lattosio. Nei neonati vi può, anche se raramente, essere una intolleranza congenita al lattosio, ma si manifesterebbe con feci molto liquide, spesso a spruzzo, molto acide sia come odore che come capacità di arrossare il sederino e naturalmente le solite coliche immancabili, l’addome meteorico e gomfio ma praticamente mai con la presenza di sangue. Bisognerebbe sapere come sono le feci del bimbo nel periodo tra un episodio di emissione di filamenti di muco misto a sangue e quello successivo. Io mi comporterei così: alimentazione tua discretamente controllata cosa che credo tu segua già visto che sei celiaca, con una moderata assunzione di latte e derivati o anche senza assumerne per ulteriorte prudenza; allattamento al seno esclusivo aumentando magari il numero delle poppate nei giorni in cui il latte sembra scarseggiare; controllo dei capezzoli per ricercare la presenza di ragadi anche internamente – si allargano i fori dei capezzoli così come si allarga lo sfintere anale della bimba per capire se sono presenti taglietti riconducibili a ragadi; in caso di assoluta necessità di latte artificiale di aggiunta preferire, almeno momentaneamente, un latte privo sia di proteine vaccine che di lattosio – ma meglio non dare aggiunte – e, se il sangue che si presenta periodicamente fosse separato dal resto della massa fecale, di colore rosso piuttosto vivo e non nero digerito, inglobato a filamenti di muco, oltre a controllare la gola del bimbo per escludere una forte faringite che potrebbe provocare la rottura di piccoli capillari dilatati con conseguente ingestione di sangue, bisognerebbe poter escludere la presenza di diverticoli o anche, perché no, di una esofagite da reflusso, evenienza che, comunque, di solito, provoca microematuria e non sangue palesemente riscontrabile ad occhio nudo. Il problema si può risolvere andando per esclusione.

Anche il sintomo coliche ad ogni pasto nonmi sembra del tutto normale e se non tendessero quantomeno a ridursi nell’arco delle prossime settimane bisognerebbe prenderlo in considerazione. Per valutare una possibile intolleranza al lattosio, che a me sembra poco probabile, bisognerebbe sospendere l’allattamento materno perché il latte materno è ricchissimo di lattosio, il ché mi sembra poco fattibile e pericoloso data la possibilità che scompaia. Il problema va quindi valutato con calma procedendo per esclusione di varie ipotesi successive e non mi è possibile inquadrarlo completamente senza conoscere il bambino e senza poterlo seguire direttamente.

Un caro saluto, Daniela

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